Le Asl non pagano In 300 senza stipendi al San Francesco

La Fondazione Padre Mileno in credito per 7 milioni e mezzo Personale verso lo sciopero. Dai sindacati Sos a due Regioni

VASTO. La casa di cura San Francesco d’Assisi di Vasto marina rischia di chiudere. La mancata riscossione di 6 milioni di euro dall’Asrem Molise e un milione e mezzo di euro dalla Asl dell’Aquila-Avezzano-Sulmona ha portato la “Fondazione padre Alberto Mileno”, che gestisce la struttura, al dissesto. I 300 dipendenti non potranno ricevere lo stipendio di agosto. Invocato l’intervento del ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin. Dopo un incontro fra sindacati e Fondazione, i lavoratori hanno annunciato lo stato di agitazione. I sindacati hanno richiesto alla Fondazione di predisporre almeno un congruo acconto per andare incontro alle esigenze più urgenti del personale e dei loro familiari. Nel frattempo la Regione Molise, l’Asrem Molise e la Asl aquilana sono state sollecitate a provvedere almeno in parte al debito accumulato in anni di inadempienze da parte delle Asl.

Ferdinando Costanzo, Daniele Leone (Fp-Cgil), Francesco Chiarelli, Donato Tricase (Cisl), Domenico Fecondo e Camillo Di Felice (Uil), hanno diffuso un comunicato nel quale stigmatizzano il comportamento delle Asl debitrici. Contestualmente hanno inviato una accorata lettera ai parlamentari del Vastese. «Bisogna informare il ministro Lorenzin della grave situazione che stanno vivendo le strutture riabilitative e la sanità privata della nostra Regione», afferma Daniele Leone. È a rischio la salute e la riabilitazione di centinaia di pazienti diversamente abili. «Più di 300 lavoratori sono preoccupati, sanno di rischiare fortemente di perdere il loro posto di lavoro. I pazienti non potranno più ricevere le prestazioni terapeutiche. Le ragioni sembrano essere sempre le stesse: tagli alla sanità per le Regioni in piano di rientro, ritardi nei pagamenti», annota il sindacalista. «Bisogna informare il ministro Lorenzin della grave situazione che stanno vivendo le strutture riabilitative abruzzesi».

Costanzo, Leone, Chiarelli, Tricase, Fecondo e Di Felice invocano un intervento urgente per salvare le strutture riabilitative come la Casa di cura San Francesco, ricca di professionalità e che ha dato per anni il proprio contributo all’Abruzzo. Ma non solo. Il rischio di chiusura accomuna tutte le strutture private. «Professionisti qualificati con grande professionalità e umanità stanno lavorando per evitare un’interruzione di pubblico servizio per gli utenti, già privati sul territorio di diversi piccoli presidi ospedalieri e di tanti servizi sanitari», annota Daniele Leone.

L’auspicio dei sindacati è che la Regione si renda conto della necessità di ridisegnare un nuovo rapporto con le strutture convenzionate più a misura umana e che alla psichiatria, alla riabilitazione e al sociale vengano destinate maggiori risorse di Bilancio e non solo briciole.

Paola Calvano

©RIPRODUZIONE RISERVATA