Le chiede l’obolo per la festa ma poi la deruba e la picchia

Mamma rapinata. Giovane di 25 anni ricercato dai carabinieri.

CHIETI. E’ riuscito a farsi aprire la porta con il pretesto di chiedere un’offerta per la festa del quartiere ma quando la giovane mamma, con in casa un bimbo di pochi mesi, ha preso il portafogli, lui glielo ha strappato di mano, l’ha picchiata eppoi è fuggito. Con l’accusa di rapina impropria ora i carabinieri stanno cercando un giovane dalla carnagione olivastra. Temono che possa rendersi autore di altri episodi del genere per cui invitano i cittadini a collaborare segnalando qualsiasi presenza sospetta e comunque esortano soprattutto gli anziani a essere molto cauti nell’aprire la porta di casa. I fatti risalgono a qualche giorno fa e sono accaduti in un condominio di viale Benedetto Croce a Chieti Scalo. La giovane mamma sentendo suonare il campanello ha aperto l’uscio di casa.

Si è trovata davanti un giovane di circa 25 anni dalla carnagione olivastra. Il ragazzo con modi gentili le ha detto che stava raccogliendo offerte per la festa religiosa del quartiere. La donna, molto sensibile a tali richieste, è andata in camera da letto a prendere il portafogli che conteneva documenti e appena 15 euro con l’intenzione di offrire comunque il suo obolo. Ma una volta tornata dal giovane questi le ha strappato il portagli di mano eppoi l’ha pure picchiata con violenza riuscendo a fuggire. La donna ferita e spaventatissima ha invocato l’aiuto del marito, in quel momento fuori casa, ma che poi l’ha raggiunta e vedendola sotto shock e ferita l’ha accompagnata al pronto soccorso dove i medici le hanno medicato ferite che guariranno in una settimana. La giovane mamma nell’immediatezza dei fatti, colta dalla paura, anche perché in casa c’era il figlioletto di pochi mesi, non ha avvertito subito i carabinieri.

Quando ha chiamato il 112 era passato un lasso di tempo sufficiente perché il ladro riuscisse a far perdere le proprie tracce. I carabinieri, considerato il “modus operandi”, non escludono che l’individuo possa riprovarci per cui esortano i cittadini a segnalare ai numeri di emergenza qualsiasi presenza sospetta negli edifici e, soprattutto di essere molto cauti nell’aprire la porta di casa. Un invito rivolto specialmente alle persone anziane che restano sole in casa e alle donne, soggetti più deboli e spesso non in grado di reagire.