Le Farchie illuminano la notte tra la folla

17 Gennaio 2013

A Fara Filiorum Petri la festa di Sant’Antonio. Il sindaco Bucciarelli: non ci sono imitazioni che tengano

FARA FILIORUM PETRI. Sedici farchie, le contrade al completo, hanno illuminato la notte di Sant'Antonio abate. Ed è stato un successo di pubblico alla piana del cimitero, dove la festa caduta in un giorno feriale rischiava di regitrare un calo di presenze rispetto alle edizioni coincidenti con fine settimana e giorni festivi. Occhi puntati già nel primo pomeriggio sui contradaioli, che fino a cinquanta per ogni grande colonna di canne hanno eretto il manufatto costruito con cura nelle scorse settimane per poi dare fuoco al pennacchio. I fuochi pirotecnici si sono innescati secondo aspettative e speranze, e già al crepuscolo le farchie ardevano sullo sfondo del buio del cielo invernale. Momenti suggestivi, in cui i fedeli assiepati sulla gradinata con vista sulla piana del camposanto hanno accompagnato, insieme a turisti e forestieri, i canti dedicati al santo-monaco medievale che qui fa tutt'uno con l'immane fuoco appiccato nel 1799 alla sua apparizione nella Selva, dove l'esercito francese di Coutard venne scompaginato e messo in fuga. Il miracolo della Selva è appunto la premessa storica della sfegatata devozione che coinvolge da più di due secoli i contadini, che nei decenni fino a oggi hanno dato forma spettacolare alle celebrazione per quella che rimane una vittoria della fede cristiana sull'ateismo illuminista. Il sindaco, Domenico Bucciarelli, celebra le Farchie con l'orgoglio di chi è a capo di una comunità capace di un evento così grande e articolato. «La farchia», declama il primo cittadino, «è perfezione tecnica che si evidenzia soltanto dopo l'innalzamento: la verticalità, il giusto allineamento dei nodi, la corretta sistemazione delle canne per evitare rigonfiamenti o torsioni, sono i requisiti principali di giusta maestria, messi in relazione con le dimensioni metriche. Una maestria che, malgrado centinaia di imitazioni al mondo, solo a Fara Filiorum Petri è possibile riscontrare». Anche qualche ombra, dopo le luci. Come segnala Rossano Di Fulvio, farchiarolo di contrada Colli e vice presidente dell'associazione "La casetta", il circolo che nella contrada tramanda l'antica arte. «Purtroppo sono state poco seguite le prescrizioni della commissione comunale sulle Farchie», lamenta Di Fulvio, «e così anche quest'anno nelle feste di contrada hanno prevalso le musiche esotiche in luogo dei canti devozionali».

Francesco Blasi

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