Legge di stabilità, tutti con Marcovecchio

Melilla (Sel): vanno ripristinati i contratti di solidarietà. Lapenna chiede l’intervento di Legnini (Pd)

SAN SALVO. La lettera dell’amministratore delegato della Pilkington, Graziano Marcovecchio, ai parlamentari e ai politici abruzzesi non ha colto di sorpresa quanti da mesi lottano al fianco del manager per mantenere i livelli occupazionali. Un primo appello Marcovecchio lo aveva fatto un anno fa in occasione degli auguri natalizi. Nel frattempo la situazione nel Vastese è peggiorata diventando drammatica. «Va cambiata la legge di stabilità», chiede Marcovecchio.

Ieri è arrivata la risposta del deputato Gianni Melilla (Sel) e l'intervento del sindaco di Vasto, Luciano Lapenna. «Condivido l’appello di Marcovecchio sulla necessità di modificare alla Camera la legge di stabilità varata dal Senato», scrive Melilla. «Vanno ripristinati i contratti di solidarietà difensiva e l’integrazione salariale all’80% così come è stato nel 2013. In questo modo si aiutano le aziende e i sindacati a gestire meglio la crisi industriale ripartendo i sacrifici tra tutti i dipendenti in modo solidaristico. E questa valutazione è ancora più valida in un momento di grave crisi economica e occupazionale come quello attraversato in questo periodo. È doveroso rilevare la sensibilità sociale dell’amministratore delegato Pilkington Italia, Marcovecchio, coerente con una linea di relazioni industriali condivise con i lavoratori nelle scelte strategiche del gruppo», commenta Melilla assicurando il proprio impegno per il ripristino dell’integrazione salariale dei contratti di solidarietà.

Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha invocato anche l’intervento del senatore Giovanni Legnini. «Nelle industrie del Vastese grazie all’integrazione salariale fissata all’80% dei contratti di solidarietà si è riusciti a mantenere i livelli occupazionali. La riduzione al 60% potrebbe provocare conseguenze gravissime per centinaia di famiglie». La Pilkington ha rinnovato di recente il contratti di solidarietà per altri due anni. La Denso ha davanti un anno di solidarietà. «È necessario un intervento di Legnini. Lo invocano i sindacati preoccupati per le eccedenze di manodopera. Le aziende non saranno più in grado di gestirle», rimarca Lapenna.

«Un anno fa la stessa richiesta portò a un buon risultato. È importante ancora una volta l’impegno dei nostri parlamentari». (p.c.)

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