Il sodalizio delle bandiere blu

Leonzio (Fee) lancia l’allarme: «Scarichi pericolosi nei fiumi»

VASTO. La salute della popolazione del Vastese è a rischio. Dalle lunghe e profonde fratture della ex discarica di Vallone Maltempo, sulla strada per Monteodorisio, fuoriescono liquami pericolosi...

VASTO. La salute della popolazione del Vastese è a rischio. Dalle lunghe e profonde fratture della ex discarica di Vallone Maltempo, sulla strada per Monteodorisio, fuoriescono liquami pericolosi che finiscono nel fiume Sinello all’altezza del Bosco di don Venanzio e sfociano in mare.

A lanciare l’allarme chiedendo contestualmente un intervento urgente del prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, è Paolo Leonzio, dirigente regionale della Fee. A individuare l’area e a sollecitare la bonifica sono stati i volontari impegnati nel monitoraggio del territorio. «Il proliferare di discariche sta facendo ammalare tutti i corsi d’acqua del comprensorio: Riccio, Feltrino, Vallevò, Ariccia, Osento, Sinello, Maltempo, Apriceno, Fosso marino, Buonanotte e Sinarca. Purtroppo il ritardo degli interventi di bonifica più volte richiesti sta facendo precipitare la situazione», segnala il funzionario. «Soprattutto in contrada Lota è visibile la copiosa dispersione di liquami a cielo aperto causata dall’inefficiente stoccaggio delle cisterne e una scarsa canalizzazione verso Fosso marino».

A questa situazione se ne aggiunge un’altra che preoccupa e non poco la Fee. «In località Zimarino, sotto un ponte autostradale vicino al greto del Sinello, da mesi c’è un’enorme discarica di rifiuti pericolosi, tossici e altamente infiammabili. Lo spazio tra il terreno e le strutture autostradali è stato riempito dal pattume. La possibile combustione dei rifiuti provocherebbe un disastro».

Leonzio ha segnalato i pericoli alla polizia stradale, ai carabinieri, al Corpo forestale, alla Asl , alla dirigenza del tronco autostradale e al Comune. «Sono seriamente preoccupato. Va fatto subito qualcosa per evitare un disastro», insiste Leonzio. D’accordo con lui è il consigliere comunale di Progetto per Vasto, Massimo Desiati. «Il degrado e i pericoli sono sotto gli occhi di tutti», dice Desiati.

Già sei mesi fa era stata segnalata una elevata concentrazione di materiali di diversa tipologia abbandonati illegalmente nelle vicinanze dei corsi d’acqua. I cumuli di rifiuti sono cresciuti. «È uno spettacolo indecoroso ma anche pericoloso. Non vanno sottovalutati i rischi per la salute, vista la tossicità di alcune tipologie di rifiuti e l’alta infiammabilità di alcuni di essi», puntualizzano il consigliere comunale e il funzionario delle federazione ambientale.

La Fee ha realizzato un dossier fotografico da consegnare anche alla Regione che testimonia il dilagare del fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti. «È arrivato il momento di intervenire. Anche il mare si sta ammalando», insiste Leonzio. (p.c.)

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