Per la Commissione elettorale sono irregolari i moduli delle firme privi di simbolo

Liste, esclusa Theate Nova

Niente candidatura per Angeloni che annuncia ricorso

CHIETI. Internet ha tradito l’ingegner Giustino Angeloni, che ieri si è visto respingere dalla commissione elettorale circondariale di Chieti la lista Theate Nova, l’unica collegata alla sua candidatura a sindaco, per irregolarità nella raccolta delle firme.
I moduli per la raccolta delle firme erano senza il simbolo della lista collegata al candidato sindaco e senza la descrizione del simbolo, dunque non conformi alla prescrizione della legge elettorale.

«Ma io quei moduli per le firme li ho scaricati da Internet», spiega Angeloni, «proprio dal sito del ministero dell’Interno, ma da ingegnere pensavo che fosse sufficiente scaricare la prima pagina con il simbolo e poi farle seguire da tutte le altre pagine senza simbolo da comporre come un libro. Invece ho scoperto che quei vari pezzi vanno collegati in un unico foglio e che ogni foglio deve contenere il simbolo».

Dopo essersi consultato con i suoi legali Angeloni ha deciso comunque di opporre ricorso: «Sulla ricusazione c’è motivo reale ed è quello che ogni firmatario deve avere presente per chi sta firmando. Ma quelle firme io le ho raccolte tutte personalmente e più del necessario, 232 contro le 200 previste dalla legge, e sono firme tutte regolarmente autenticate e corredate da iscrizione alle liste elettorali di Chieti. Ora bisognerà vedere se prevale la forma o la sostanza. Comunque abbiamo trovato notevoli appigli nella giurisprudenza, anche recente, che sono abbastanza favorevoli al nostro caso e su questi ci baseremo per il ricorso».

L’esclusione della lista Theate Nova preoccupa in particolare la coalizione di centrosinistra che appoggia il sindaco uscente Francesco Ricci, perché Angeloni, che fu consigliere comunale dell’Msi dal 1970 al 1985, raccoglie consensi nella stessa area di influenza del candidato sindaco di centrodestra Umberto di Primio. Il quale, al contrario, ha accolto l’esclusione del competitore con un certo sollievo.

Se il ricorso di Angeloni non dovesse andare a buon fine, a sparigliare l’elettorato vicino a Di Primio sarebbero ancora il candidato sindaco di Forza Nuova Eugenio “Tetè” Di Francesco il cui bacino elettorale è comunque limitato, e il candidato sindaco Pietro Supino, consigliere uscente d’opposizione, sostenuto dalla lista Chieti Insieme. Due forze che comunque potrebbero rivelarsi ancora decisive nell’impedire a Di Primio di raggiungere quello che per lui è l’obiettivo dichiarato: una vittoria al primo turno senza ballottaggio.