Mareggiate, il cantiere parte subito 

Torino di Sangro: verifiche dei tecnici della Regione. Italia Nostra: disastro annunciato

TORINO DI SANGRO. Dopo l’allarme sulla presenza di crepe sul costone arrivano i primi interventi contro l’erosione della costa. Verrà allestito martedì, subito dopo il ponte di Pasqua, il cantiere per il rafforzamento della scogliera frangiflutti per un tratto di 200 metri. Si tratta di lavori di somma urgenza, approvati dal Servizio opere marittime della Regione, pari a 200mila euro, per fronteggiare la situazione di pericolo che si è venuta a creare in località Lago Dragoni, nel tratto interessato alla pista ciclopedonale Via Verde costa dei Trabocchi. In pochi giorni il fenomeno erosivo che da anni interessa quel pezzo di fascia litoranea si è aggravato e la faglia si è fatta più profonda.
L’allarme è stato lanciato dalla sindaca Silvana Priori che ieri mattina, insieme all’assessore Toni De Grandis, ai funzionari della Regione e al personale della ditta Immare srl di Termoli incaricata dell’esecuzione delle opere, ha compiuto un sopralluogo sul posto. «È stato redatto un verbale di accertamento e sono state stabilite le modalità operative per l’allestimento del cantiere», spiega la sindaca, «la tipologia dei materiali da utilizzare è stata concordata con i tecnici del progetto approvato dal Comune anche in vista dell’intervento complessivo di 2,2 milioni di euro».
Silvana Priori si è fatta parte attiva anche in Provincia, sollecitando il presidente Mario Pupillo a utilizzare le somme relative al ribasso d’asta dell’appalto della Via Verde per l’esecuzione di interventi di consolidamento del costone. Nel frattempo ha inviato una lettera all’Anas. «Non c’è un pericolo imminente, ma il traffico pesante sulla Statale 16, in quel tratto di costa, non mi fa stare tranquilla», aggiunge. Una preoccupazione condivisa anche dalla sezione di Lanciano di Italia Nostra che ha scritto a una serie di autorità, compresa la Procura, per segnalare «la grave e incombente situazione che si è creata, dopo le recenti mareggiate, non solo per la scomparsa di alcuni tratti dell’ex tracciato ferroviario che dovrebbe diventare il corridoio verde, ma il pericolo in alcuni tratti della Statale per l’erosione marina che avanza e rende già pericoloso il transito dei mezzi pesanti. Una nostra delegazione», aggiunge il presidente Pierluigi Vinciguerra, «ha visionato, con la consulenza del geologo Gigi Carabba, il tratto di costa Torino di Sangro-Casalbordino dopo le ultime mareggiate e ha constatato una situazione di gravissimo pericolo: sono stati erosi i contrafforti e le opere di murature a suo tempo costruite a difesa della linea ferroviaria che da oltre 10 anni è arretrata. Le mareggiate hanno scavato sotto i muri di contenimento, in parte già franati, determinando infiltrazioni sin sotto la sede stradale per cui, quanto prima, avverrà una frana gigantesca».
Italia Nostra chiede di intervenire immediatamente «circoscrivendo e delimitando le aree pericolose nel tratto di costa Torino di Sangro-Casalbordino e salvaguardando con urgenti interventi le residue murature a protezione dell’ex tracciato ferroviario». (a.b.)
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