Gli orchestrali senza stipendio da febbraio. Il sindaco da Bruxelles fissa un incontro

Marrucino, prove in Comune

Protesta dei musicisti: Di Primio mantenga le promesse

CHIETI. Chiassosa incursione di protesta nei locali dell’ex Banca d’Italia, sede provvisoria del Comune, da parte degli orchestrali del teatro Marrucino. Senza stipendio da febbraio e con poche certezze per il futuro. I musicisti si sono radunati davanti al teatro prima di raggiungere il municipio per chiedere un colloquio con il sindaco, all’estero per impegni istituzionali.
Ma i membri dell’orchestra del Marrucino, 45 apprezzati professionisti che suonano insieme da quasi tredici anni, non si sono arresi. Nell’angusto corridoio che porta alla stanza del primo cittadino hanno inscenato un mini concerto che ha scatenato l’applauso degli impiegati in servizio.
Alla fine è arrivato un contatto telefonico con il neo sindaco Umberto Di Primio, che rientrerà oggi da Bruxelles, il quale ha assicurato un incontro con gli orchestrali per metà della prossima settimana. Un faccia a faccia che, sperano gli orchestrali, servirà a fare chiarezza sul futuro del Marrucino e, di riflesso, sul destino di professionisti ormai allo stremo delle forze. «Non vogliamo creare polemiche strumentali», precisa Marco Felicioni, primo flauto dell’orchestra del Marrucino, «bensì conoscere i progetti che questa amministrazione ha in serbo per il nostro amato teatro». Dove non ci sono produzioni da febbraio quando sono andate in scena le opere “I pagliacci” di Ruggero Leoncavallo e “Suor Angelica” di Giacomo Puccini eseguite, peraltro, in due atti unici. Dopodiché è calato il sipario sul Marrucino che sconta una serie di problematiche finanziarie acuite dal mancato rifinanziamento della legge regionale numero 40. Adesso la situazione si è fatta incandescente e gli orchestrali lamentano la lontananza delle istituzioni. «Si parla da tempo del rilancio del Marrucino ma solo con dichiarazioni sui giornali. Noi», afferma Alfonso Giancaterina, primo clarinetto dell’orchestra, «siamo cordialmente ignorati dai politici da tre mesi».
Gli orchestrali hanno raccontato di aver chiesto, invano, un incontro a Di Primio già al momento della sua candidatura a sindaco e di aver reiterato la richiesta in via ufficiale protocollandola al Comune il 19 aprile scorso.
«Con la preghiera», riprende Felicioni, «di essere ricevuti dal sindaco entro il mese. Questo non è avvenuto e abbiamo deciso di fare un poco di rumore». Gli orchestrali si sono serviti di piatti, violini, flauti e clarinetti per realizzare un’irruzione composta e mai sopra le righe malgrado le difficoltà economiche sofferte da mesi. La telefonata da Bruxelles del sindaco ha riportato la calma in attesa di buone nuove per il teatro Marrucino, vero fiore all’occhiello della città.

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