Massimiliano ucciso da un colpo al collo

I risultati dell'autopsia sull'operaio morto al pastificio De Cecco di Villa Caldari

ORTONA. Ucciso sul colpo dal forte impatto sul collo di un corpo tanto pesante da causare la frattura delle vertebre cervicali. E' il verdetto dell'autopsia sul corpo di Massimiliano Bucci, l'operaio 39enne di Orsogna morto martedì pomeriggio al pastificio De Cecco di Villa Caldari, di cui era dipendente assegnato al reparto di confezionamento. L'esame è stato effettuato ieri mattina al Bernabeo dal medico legale Paolo Ferrante.

Una seduta cui hanno partecipato anche gli avvocati e i consulenti nominati dai sei attualmente indagati nell'inchiesta aperta dal sostituto procuratore di Chieti Lucia Anna Campo. Sono Adolfo De Cecco in qualità di legale rappresentante dell'azienda, difeso dall'avvocato Nicola Lotti di Pescara, consulenti di medicina legale Ildo Polidoro, Aldo Carnevale e Cristian D'Ovidio, e altri cinque tra dirigenti e responsabili. Si tratta di Gianluca Sabatini e Osvaldo Ceccantini difesi dagli avvocati Valerio Speziale e Massimo Cirulli, e di Giuseppe Mariani, Mario Aquino e Andrea Zuccarini difesi dall'avvocato Sergio Della Rocca. Difensore di parte civile nominato dalla famiglia Bucci è l'avvocato Angela Bucci di Guardiagrele, mentre il consulente medico-legale è Luigi De Pascalis.

Insieme all'autopsia, sarà il risultato delle perizie sul macchinario sequestrato a completare il quadro degli accertamenti preliminari che serviranno a ricostruire come si sono svolti i fatti. Martedì la procura conferirà l'incarico ai consulenti tecnici per le prove sull'allestitrice di scatole per la pasta all'uovo su cui Bucci stava operando al momento dell'incidente. Le simulazioni di funzionamento consentiranno la verifica sulle normali operazioni della macchina e l'esistenza di eventuali avarie ai meccanismi.

«In generale», spiega Angela Bucci, «aspettiamo con fiducia l'esito delle indagini della procura. Perché», prosegue l'avvocato di parte civile, «ad oggi non sappiamo come si sono svolti i fatti, e attendiamo il completamento del quadro dalla perizia sul macchinario. Prima di tutto», osserva, «la consulenza tecnica ci dovrà chiarire se le lesioni subite da Massimiliano sono compatibili con la macchina, dal momento che si deve stabilire il nesso causale tra il funzionamento del dispositivo e le fratture alle vertebre cervicali riscontrate nell'autopsia».

Sono stati in tanti ieri pomeriggio a visitare la camera ardente allestita all'obitorio del Bernabeo. Parenti e i molti amici e colleghi di lavoro, ma anche la dirigenza al completo del pastificio, segno tangibile del cordoglio che l'incidente ha suscitato in azienda, dove Massimiliano Bucci lavorava da nove anni. E altri visitatori sono attesi per questa mattina. Oggi pomeriggio alle 16 a Orsogna i funerali nella chiesa madre di San Nicola di Bari, dove il feretro giungerà dall'ospedale ortonese. Lungo i venti chilometri del percorso è prevista una breve sosta a Villa Caldari, davanti allo stabilimento De Cecco.

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