Mazziotti, chiesa gremita e applausi per l’addio

LANCIANO. Una cattedrale della Madonna del Ponte gremita ha dato l’ultimo saluto a Oliviero Mazziotti, storico imprenditore del trasporto da turismo scomparso mercoledì mattina all’età di 68 anni.

Una celebrazione composta, serena, come è stato lo stesso Mazziotti durante i giorni della “prova”, la malattia diagnosticatagli lo scorso anno, affrontata con il conforto della fede. A chi andava a trovarlo, durante la degenza a Roma e poi a Lanciano, l’imprenditore non nascondeva la fine ormai vicina, ma non era un atteggiamento rassegnato bensì fiducioso, racconta chi lo ha visto.

«Mi confidava di sentirsi sano in un corpo malato», ha detto nell’omelia il parroco, Jean Bosco, «è scomparso un benefattore, non solo materiale, della diocesi».

L’attività lavorativa, le alterne fortune dell’imprenditore Mazziotti, sono rimaste fuori dal portone della basilica.

Originario di Roccascalegna, mosse i primi passi nella ditta ereditata dal padre Giuseppe, negli anni Sessanta. Poi il successo con i bus granturismo, i fallimenti, del Lanciano calcio e della sua società, e le inchieste regionali. Ma Oliviero si era rialzato sempre: l’ultima avventura con la Holiday bus e le scritte a sfondo religioso sulle fiancate dei pullman.

Per l’ultimo saluto, in chiesa, c’erano, tra gli altri, il sindaco Mario Pupillo, l’assessore Antonio Di Naccio, il presidente del consiglio comunale, Donato Di Fonzo, lo storico avvocato di Mazziotti, Marco Di Domenico, Angelo Allegrino della Confcommercio Chieti, il presidente Pasquale Di Nardo e personale della Sangritana, i dipendenti e gli ex dipendenti delle società create da Mazziotti.

Presenti, in tuta da ginnastica, anche le giovani atlete della ritmica dell’“Armonia d’Abruzzo” di Chieti, squadra cinque volte campione d’Italia, presieduta da Anna Mazziotti, sorella di Oliviero. In tanti si sono stretti attorno al dolore della moglie Rosanna e delle figlie Elda e Giusi.

Più di un applauso spontaneo, scrosciante, ha accompagnato il feretro verso l’ultimo viaggio. (s.so.)

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