Meduse all'attacco, 36 ustionati in due giorni

Un bambino colpito al viso, ma i medici invitano a non allarmarsi
VASTO. Sono diventate lo spauracchio di questi giorni d'agosto. Belle da vedere ma guai solo a sfiorarle. Le meduse hanno preso d'assalto l'Adriatico vastese. Sedici i bagnanti ustionati lunedì, una ventina quelli medicati ieri dagli operatori della Medicina turistica. Fra loro anche un bambino, colpito al viso mentre osservava i fondali marini con gli occhialini. E' raro comunque che una medusa riesca a raggiungere il volto. Le parti più colpite sono addome, gambe, schiena e collo.
«Niente paura, non è il caso di allarmarsi più del dovuto», cercano di tranquillizzare gli operatori della protezione civile. «Davanti alla costa abruzzese non sono segnalate meduse particolarmente tossiche». Urticanti, però, si. Ne sanno qualcosa i bagnanti costretti a chiedere aiuto ai medici dei presidi turistici della Asl. Sono stati 110 finora i turisti medicati dall'inizio della stagione per le meduse. Molti altri sono stati soccorsi dal personale degli stabilimenti balneari.
Attenzione, però, alle cure fai da te. «Spesso sono cure inadeguate che aggravano le ustioni», avvertono i medici. «La prima cosa da fare se si è colpiti da una medusa è uscire dall'acqua e lavare con acqua calda la parte irritata senza sfregare per eliminare eventuali residui di tentacoli. Per curare l'ustione e alleviare il dolore va invece usata l'ammoniaca e una pomata a base di cortisone. Se si è allergici è necessario ricorrere ad un antistaminico». Le meduse secondo gli esperti si sono moltiplicate perché ci sono meno predatori marini, soprattutto tartarughe. (p.c.)
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