Menditto: il Sert barriera alla criminalità

Il procuratore capo visita il servizio per le tossicodipendenze: importante la sua azione di recupero

LANCIANO. Il Sert come servizio di prevenzione del crimine: è il risvolto più importante per la Procura frentana ottenuto dal servizio per le tossicodipendenze in via del Mare dove ieri è andato in visita il capo dei magistrati, Francesco Menditto. Un appuntamento che Menditto ha fortemente voluto per avviare una collaborazione stretta con gli operatori del servizio perché, come ha sottolineato il magistrato, «è importante l’attività di repressione fatta dalla Procura con l’arresto di chi abusa e spaccia stupefacenti ma ancora più importate è l’attività di recupero di queste persone svolto da Sert». Non a caso nel salutare medici, infermieri, assistenti sociali e psicologi, Menditto ha detto: «Ogni tossicodipendente che recuperate, vale più di 10 ordinanze di custodia cautelare». Perché dietro il tossicodipendente c’è il mercato della droga, l’unico a non conoscere la crisi. Non a caso il numero dei pazienti assistiti dal Sert è in aumento.

I numeri. «Ci sono circa 300 pazienti», ha detto la responsabile del servizio, Paola Fasciani, «e ogni giorno assistiamo circa 150 utenti. A questi 300 pazienti dobbiamo aggiungere altri 82 tossicodipendenti in carcere. Un numero rilevante che comincia a far uso di sostanze proibite dall’adolescenza. Si è infatti abbassata l’età media del tossicodipendente, scesa a 26 anni. È salito il numero delle donne, degli accessi per uso di cocaina e per i disturbi indotti dalla cannabis che è più concentrata e provoca casi di psicosi e deliri. Poi si aggiunge il problema dell’alcool e dei cocktail micidiali di droga e alcool». «Sono numeri rilevanti, e anche per questo il lavoro del Sert negli ultimi due anni è da lodare», ha ripreso Menditto che poi ha evidenziato altri due problemi che preoccupano la Procura e che il Sert può aiutare a risolvere: l’abuso di alcool e il gioco d’azzardo.

Alcol e gioco d’azzardo. «Dietro l’alcolismo ci sono situazioni drammatiche: lo sgretolamento della famiglia e del tessuto sociale», ha spiegato il procuratore, «e reati come le violenze e i maltrattamenti in famiglia. Mentre legati al gioco d’azzardo ci sono truffa e usura». Ma anche in questo caso il Sert arriverà in aiuto della Procura. A breve riaprirà l’ambulatorio alcologico mentre per curare la dipendenza dal gioco d’azzardo si attende che si sblocchino i fondi nazionali.

I complimenti al Pm Vecchi. Notizie accolte positivamente da Menditto che ha aggiunto: «La Procura è soddisfatta del lavoro del Sert che gode della fiducia degli utenti. Ciò ci rassicura: è un’importante attività di prevenzione del crimine. Un obiettivo raggiunto anche dopo che la Procura ha ottenuto la condanna definitiva di persone che lavoravano nella Asl per reati connessi nell’esercizio delle loro funzioni. Complimenti alla dottoressa Rosaria Vecchi che grazie all’attività investigativa che ha trovato conferma con condanne definitive, ha dimostrato quanto sia importante l’attività del pubblico ministero».

Teresa Di Rocco

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