Mercato ambulanti, trasferimento bloccato

Le bancarelle restano tra via della Liberazione e viale XXIV Maggio per altri due mesi

CHIETI. Il mercato ambulante del martedì e del venerdì resta in via della Liberazione e nell'appendice di viale XXIV Maggio almeno per altri due mesi. Antonio Viola, assessore al Commercio, ha firmato una proroga che, di fatto, blocca gli ambulanti su via della Liberazione. Quindi niente trasloco tra viale IV Novembre e corso Marrucino.


Una sorta di dietrofront da parte dell'amministrazione comunale che ha incontrato una serie di intoppi rimasti ancora irrisolti. La soluzione ipotizzata per i mercati del colle, infatti, non è al momento praticabile.«Il martedì resterebbero fuori 25 banchi mentre il venerdì» spiega Viola «non saprei dove mettere 16 bancarelle. Sono in corso degli studi logistici per cercare di sistemare al meglio tutti gli ambulanti». Un'ammissione franca che cozza con i propositi sbandierati dai vertici di palazzo d'Achille appena qualche settimana fa. Quando il trasferimento del mercato da via della Liberazione sul tratto di centro storico compreso tra piazza Vico e i paletti che delimitano l'ingresso della villa comunale veniva dato per certo.Così non è stato e la necessità di cercare una sede consona e possibilmente definitiva agli ambulanti resta una spina nel fianco dell'amministrazione Di Primio.

L'assessore Viola, a dire il vero, aveva trovato la quadratura del cerchio prospettando lo spostamento del mercato alla villa comunale.Ma sono divampate le polemiche prima tra gli stessi consiglieri di maggioranza e poi tra l'opposizione con il Pd che ha anche dato vita ad un sondaggio per scongiurare il ritorno delle bancarelle nei giardini pubblici da poco riqualificati.Bastavano poche accortezze per consentire agli ambulanti di lavorare senza deturpare il luogo che li ospitava e invece ha prevalso la volontà, sacrosanta, di salvaguardare la villa.L'amministrazione, messa alle strette, ha optato per una sede alternativa individuata tra viale IV Novembre, corso Marrucino e piazza Vico.

Sono stati effettuati diversi sopralluoghi per verificare gli spazi a disposizione. Che, però, sono insufficienti.«Stiamo valutando altre opzioni nell'interesse della categoria- riprende Viola- che non può essere confinata in aree della città lontane dal centro per evitare ulteriori perdite economiche in un periodo già di oggettiva crisi. È in ballo il futuro di decine di famiglie». Le alternative sono risicate. O si occupa l'intero corso Marrucino o si fa marcia indietro sulla villa comunale. Le piazze dislocate in centro, a partire da piazza San Giustino, non possono essere impegnate per non perdere ulteriori posti auto.Stesso discorso per piazza Garibaldi, comunque troppo distante dal centro cittadino. Il futuro del mercato verrà deciso in maniera collegiale. «Ho investito del problema la giunta e l'intero consiglio- afferma Viola- per giungere ad una soluzione condivisa».

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