Musica fino alle 2,30, polemica a San Salvo

24 Giugno 2012

L’ex sindaco: la mia ordinanza fino alle 3. La Magnacca: la legge è cambiata

SAN SALVO. «Più permissiva rispetto a Vasto, ma restrittiva se paragonata a quella che firmai l’anno scorso». Gabriele Marchese frena sull’ordinanza emessa dal sindaco Tiziana Magnacca (centrodestra) sugli intrattenimenti musicali accolta con favore dai giovani vastesi e dalle band locali. Il provvedimento consente ai locali della Marina di fare musica all’aperto fino alle 2,30, mentre nella vicina Vasto, a undici chilometri di distanza, l’ora X scatta all’una di notte. Un’ora e mezza di divertimento in meno per il popolo della notte.

«Non mi sembra che ci siano grosse novità», attacca Marchese oggi consigliere comunale d’opposizione nei banchi del nuovo centrosinistra, «l’anno scorso in qualità di sindaco firmai un’ordinanza che consentiva agli operatori commerciali della riviera di fare musica fino alle 3. Rispetto a quel mio provvedimento le disposizioni della Magnacca sono più restrittive. Piuttosto mi chiedo che fine abbia fatto il cartellone estivo visto che giugno è agli sgoccioli e non ancora vengono presentate le manifestazioni», conclude con una stoccata polemica l’ex primo cittadino. Immediata la replica. «Invito Marchese a documentarsi», ribatte il sindaco, «se l’avesse fatto si sarebbe accorto che ci sono stati degli adeguamenti normativi. A novembre è subentrata una disposizione regionale sulla riduzione dell’inquinamento acustico che ha ristretto gli orari e a cui io ho ampiamente derogato nell’intento di venire incontro alle esigenze turistiche e con l’obiettivo di fare di San Salvo il punto di riferimento del comprensorio. Per quanto riguarda invece il cartellone estivo ricordo a Marchese che la mia giunta si è insediata i primi di giugno. Nonostante questo breve lasso di tempo a disposizione e l’esiguo budget, che non supera i 40mila euro, la mia amministrazione riuscirà a varare un cartellone in tempi decisamente più brevi di quanto abbia fatto il centrosinistra negli ultimi due anni e con fondi superiori».

Ma è l’ordinanza sulla musica che tiene banco e sulla quale si registrano reazioni a Vasto. Nella vicina località costiera non hanno digerito affatto il provvedimento del sindaco, Luciano Lapenna (Pd), che costringe i locali a interrompere gli trattenimenti musicali un’ora dopo la mezzanotte. Gli operatori commerciali hanno il dente avvelenato e qualche Consorzio ha già manifestato l’intenzione di chiedere una revisione degli orari proprio alla luce dell’ordinanza sansalvese.

«Sulla movida San Salvo ci ha battuto», commenta Marco Di Michele Marisi, responsabile di “Giovani in movimento”, il sodalizio che raggruppa i giovani del centrodestra,«ora sarei proprio curioso di sapere cosa dice il segretario cittadino del Partito democratico, Antonio Del Casale, il quale nel difendere l’ordinanza del sindaco Lapenna aveva affermato che i giovani non sarebbero andati a Pescara per un’ora in più di divertimento, perché ci voleva più tempo per arrivarci. Forse aveva ragione, non andranno a Pescara ma nella vicina San Salvo dove fino alle 2,30 i locali possono intrattenere i clienti con la musica».

Anna Bontempo

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