Naturisti a Punta Aderci al primo raduno regionale

1 Maggio 2013

Incontro e tavola rotonda sul fenomeno in crescita anche in Abruzzo Daniele (Anab): chiediamo luoghi riservati e anche regolamenti

VASTO. Vasto fa da apripista in Abruzzo e si candida a diventare, come la Francia, una importante destinazione turistica naturista europea. Una sorta di oasi del naturismo vacanziero dell’Adriatico. Sabato prossimo, al camping Oasi Punta Aderci, nell’ambito del primo raduno naturista in Abruzzo organizzato dall’Anab, Associazione naturista abruzzese, è in programma la tavola rotonda sul tema “Il turismo come opportunità”. Saranno presenti all’iniziativa l'assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio, l’assessore provinciale Remo Di Martino, il sindaco Luciano Lapenna, il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino e il presidente Anab, Stefano Daniele.

L’appuntamento intende focalizzare l’attenzione degli amministratori sulle opportunità offerte dal turismo naturista strettamente legato alla valorizzazione degli ambienti naturali, invitandoli a recepire il naturismo nella legislazione regionale e nella pianificazione del Piano demaniale marittimo. «Il turismo tradizionale risente della crisi. Il naturismo no. La domanda è altissima. La tavola rotonda intende segnalare e illustrare le potenzialità economiche del naturismo», afferma il presidente Anab, Stefano Daniele.

A parlare sono i numeri. Oltre 500 mila italiani praticano il naturismo, 20 milioni sono i naturisti in Europa, 600 le strutture a disposizione (campeggi e villaggi turistici), 20 le spiagge, contro le 230 della Spagna e le 160 della Francia. «Francia, Spagna e Croazia hanno sviluppato una consistente industria turistica sul naturismo con resort, campeggi e spiagge autorizzate», sottolinea Daniele.

Vasto non è stata scelta a caso. L'attenzione dei naturisti su una città ricca di luoghi incontaminati, è piuttosto alta. A Capodanno il gran numero di richieste ha convinto l’Anab a organizzare in città per il secondo anno consecutivo nel centro benessere Aquae dell’hotel Palace il veglione in costume adamitico. L’iniziativa ha riscosso un grande successo.

Per i naturisti la nudità è normalità. Integrazione con gli elementi naturali, sole e acqua. Non c’è alcuna morbosità. È un momento di epurazione e contatto con la natura. Da qui l’idea di poter praticare il naturismo estivo con il placet di Regione, Provincia e Comune e la garanzia di servizi e tranquillità. Moltissime le richieste che in queste settimane arrivano un po’ da tutta Italia ma anche dal nord Europa.

L’Anab vuole programmare un percorso che porti ad un risultato tangibile. L’associazione chiede alla Regione la possibilità di praticare il naturismo in luoghi predisposti e regolamentati, al tempo stesso offre all’amministrazione comunale la possibilità di lanciare lo sviluppo di un settore basato su una filosofia di vita salutista e che nel centro Italia manca. Al bando costosi costumi. La regola è passeggiate terapeutiche e rigeneranti bagni di sole e mare.

Paola Calvano

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