Nel rapporto di Menicucci i “lasciti” dalla ex giunta

Tagli agli sprechi del Comune, il consigliere scava nei conti di Ortona Ambiente «Le conseguenze economiche dovrebbero essere coperte dai responsabili»
ORTONA. Prosegue l’indagine del Centro sugli sprechi del Comune di Ortona. Dopo alcune anticipazioni sulla relazione sul controllo delle spese dell’ente da parte del consigliere di maggioranza Luigi Menicucci (Pd), entriamo nel dettaglio. E un capitolo a parte va totalmente dedicato alla questione Ortona Ambiente, società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città. «La gestione societaria precedente», fa notare Menicucci nel rapporto consegnato a sindaco, giunta e consigliere, «ha portato l’azienda al disastro economico. Un plauso va certamente fatto al nuovo amministratore nominato dal Comune, Giuseppe Di Sciullo, che in questa fase sta facendo miracoli. Lo sforzo va tuttavia coordinato e rilanciato da questa amministrazione perché se non determiniamo prima il futuro di Ortona Ambiente, è inutile dare ossigeno ad un morto».
I CONTENZIOSI IN SOSPESO. Secondo l’analisi del consigliere Pd sono diverse le situazioni lasciate in sospeso dalla precedente amministrazione, le cui «conseguenze economiche dovrebbero essere coperte dai responsabili»: contenzioso con due dipendenti «licenziati per beghe interne» e reintegrati dal giudice del lavoro; contenzioso di 500mila euro con l’Inps; ultimi due bilanci non ancora approvati; contenzioso verso il Comune non ancora definito (circa 800mila euro); autoparco e deposito di contrada Cucullo impraticabile.
I COSTI DEL PERSONALE. «Pur avendo tagliato alcuni stipendi e posizioni dirigenziali», evidenzia Menicucci, «attualmente ci sono cinque dipendenti, tra dirigenti e amministrativi, che per un’azienda con trenta dipendenti mi sembrano tanti. Mi domando se sia il caso di licenziare qualche amministrativo a favore di qualche assunzione per operatore ecologico, per ottemperare al meglio alla convenzione dal momento che, con l’attuale organico, si fa davvero fatica a rispettare tutti i servizi di cui la città necessita».
LA TARI. Altro capitolo importante riguarda la tassa sui rifiuti. A seguito di un provvedimento governativo i comuni devono coprire totalmente il costo per lo smaltimento dei rifiuti urbani che per Ortona ammonta a 4.145.000 euro. Nel bilancio 2013 tuttavia le risorse destinate allo smaltimento dei rifiuti sono state di 3.360.000 euro. «Ne deriva», sottolinea Menicucci, «che ci sarà un aumento medio per l’anno in corso, del 23,36%, rispetto all’anno 2013». In termini di tasse sui rifiuti significa in soldoni che una famiglia di tre persone quest’anno pagherà in media 211,47 euro, rispetto ai 149,75 pagati nel 2013, con un aumento del 41,22%. Una famiglia di 4 persone subirà un aumento medio del 46,76%, una di cinque del 68%, una di sei addirittura dell'82%. Stangata anche per i locali commerciali: bar, caffè e pasticcerie subiranno un aumento in proporzione del 131,40%, mentre ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizzerie al taglio addirittura del 252,65%. Per Menicucci bisogna quindi «investire nell’aumento della raccolta differenziata, premiare i cittadini virtuosi con la pesa e una tessera famigliare e punire chi non si comporta diligentemente».
LE REAZIONI. Critico il segretario della Banda Città di Ortona, Franco Ranalli: «Invitiamo il consigliere a documentarsi. La banda non riceve alcun contributo: il comune contatta la banda per le feste istituzionali, ci si accorda sul compenso e ciascuno onora quanto di sua competenza». Per Sel «l'amministrazione D’Ottavio scrive il suo epitaffio funebre: il quadro delineato è impietoso. Parlavamo di sprechi da almeno due anni. Oggi la relazione di Menicucci evidenzia, in particolare, l'incapacità di gestire la cosa pubblica e l'irrefrenabile tendenza a gestirla secondo criteri meramente clientelari».
Daria De Laurentiis