Neonata morta a Chieti, indagati 2 medici di Avezzano

Per la Procura hanno tardato il trasferimento dall'ospedale di Avezzano a quello di Chieti

AVEZZANO. Due dirigenti medici dell'ospedale di Avezzano indagati per la morte di una neonata. Che forse si sarebbe salvata se il trasferimento a Chieti, in un centro più attrezzato, fosse avvenuto con più celerità. Sul presunto caso di malasanità la Procura vuole fare chiarezza.

Un'altra morte sospetta di un neonato, come l'ultima di venerdì scorso, come l'altra che ha gettato nel dramma una famiglia della Valle Roveto e come quella di un neonato marocchino.

La vicenda è quella della piccola Denise. Nata alle 17,45 del 16 giugno 2010 all'ospedale di Avezzano. La madre era stata ricoverata nel reparto di ginecologia dopo una gravidanza che non aveva dato problemi di alcun tipo. Dopo il parto la piccola è stata presa in cura dal reparto di pediatria e neonatologia. Tutto bene nei primi istanti di vita, così come ricostruito dagli inquirenti, ma la sera dello stesso giorno la bimba non è stata riportata nella camera della madre. Presentava delle difficoltà respiratorie e i medici l'hanno sistemata in un'incubatrice. La sera del giorno dopo il peggioramento. Dall'ospedale di Avezzano è stato deciso il trasferimento nella divisione di Terapia intensiva neonatale del policlinico di Chieti. Ma il 18 giugno alle 4,20 la piccola è morta. I genitori, entrambi residenti ad Avezzano, hanno presentato una denuncia: vogliono la verità sulla morte della loro bimba tanto attesa.

La Procura ha avviato l'inchiesta, sequestrato le cartelle cliniche e la documentazione sanitaria e chiesto la consulenza del medico legale Cristian D'Ovidio.

Diciotto le posizioni di medici e infermieri vagliate dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri coordinata dal luogotenente Bruno Tarantini. Due i dirigenti medici dell'ospedale di Avezzano iscritti nel registro degli indagati. Si tratta di N.D.R., 57 anni, e di G.B. (52). Un atto dovuto in attesa di ulteriori accertamenti. La neonata morta due giorni dopo il parto avrebbe accusato un distress respiratorio. In pratica non respirava bene, è diminuita la concentrazione di ossigeno nel sangue e il cuore non ha retto allo sforzo. Secondo la Procura il trasferimento a Chieti andava fatto prima. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Vincenzo Barbieri. Un dramma venuto alla luce solo in questi giorni, dopo la morte di un altro neonato. Venerdì scorso, infatti, una donna di Avezzano ha partorito un bimbo senza vita.

I genitori, assistiti dall'avvocato Roberto Verdecchia, si sono rivolti alla polizia e la Procura ha aperto l'inchiesta. Un medico, G.R., di Avezzano, è indagato. L'ipotesi di reato è quella di interruzione volontaria di gravidanza oltre il termine di legge. Un altro episodio di morte sospetta era avvenuto a ottobre. Una neonata di Morino è deceduta pochi giorni dopo il parto. Anche in questo caso c'è l'inchiesta, affidata al pm Maurizio Maria Cerrato. A luglio il neonato di una coppia di marocchini ha perso la vita. L'indagine è ancora in corso.

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