New Trade, arriva il fallimento A novembre l’esame del passivo

Il tribunale di Prato nomina giudice e curatore. Scatta la procedura per i diritti mobiliari Vittoria amara per i lavoratori ex Golden Lady che speravano nella riconversione dell’azienda

GISSI. Il tribunale di Prato ha dichiarato il fallimento della New Trade, l’azienda tessile che aveva rilevato una fetta della ex Golden Lady. I magistrati toscani hanno nominato giudice delegato la dottoressa Maria Novella Legnaioli e curatore fallimentare il dottore Stefano Ballerini. La New Trade entro tre giorni dovrà depositare i bilanci e le scritture contabili obbligatorie, nonchè l’elenco dei creditori. Il 13 novembre 2014 è la data fissata per l’esame dello stato passivo dell’azienda che sarà valutato dal giudice Legnaioli. I creditori e tutti coloro che avanzano diritti mobiliari su cose in possesso dell’azienda fallita potranno presentare le richieste entro e non oltre 30 giorni prima della adunanza. Gli avvocati Nicola Raducci, Sergio La Penna, Antonio Ottaviano, Licia Ottaviano, Gaetano Litterio e Sida Pelillo, legali dei lavoratori del vastese licenziati dalla New Trade, hanno annunciato che provvederanno nei termini di legge a predisporre e depositare le istanze di insinuazione nel passivo per recuperare le somme che spettano alle maestranze.

Per i lavoratori è una vittoria amara. Per loro c’è la consolazione di poter ricevere quello che è stato fino ad oggi negato. La conclusione di questa vicenda dimostra tuttavia quanto infelice fu la riconversione della Golden Lady. «I lavoratori saranno difesi strenuamente fino a quando non otterranno ciò che è loro dovuto», ha ribadito ieri il pool di avvocati.

La New Trade è l’azienda di Prato che insieme alla Silda Invest rilevò e riconvertì la Golden Lady. Il collegio di legali che assiste i lavoratori si batte da mesi affinchè vengano riconosciuti i diritti dei loro assistiti licenziati e lasciati senza stipendio. Una odissea che va avanti da due anni.

Il programma di riconversione varato nel 2012 prevedeva la riassunzione di 115 dei 382 lavoratori dell’industria di calze. Nel giugno 2013 i lavoratori impiegati da New Trade erano 4. «Bastano questi numeri per raccontare il fallimento dell’operazione», commentano amaramente gli operai.

Già da aprile 2013 i lavoratori non percepivano più gli stipendi. Dopo qualche mese i dipendenti si sono rivolti al giudice presentando istanza di fallimento e chiedendo Tfr e mensilità. Sarà il giudice di Prato ad occuparsi di loro a novembre.

Intanto a Gissi stenta a decollare la seconda procedura di riconversione. Sabato scorso i lavoratori ex Golden Lady hanno tenuto l’ennesimo sit-in ottenendo in attesa che arrivino nuove imprese interessate a ricollocare 300 lavoratori, due mesi di cassa integrazione in deroga. (p.c.)

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