LA BEFFA IN AUTOSTRADA

Niente sconti per l’A14, si alza la protesta di Vasto e San Salvo

Pedaggi al 50% solo da e fino a Val di Sangro, la rabbia degli imprenditori. Il sindaco Magnacca: un’offesa al nostro territorio

VASTO. Un beffa per gli automobilisti del Vastese. Il tratto autostradale che va da Vasto nord a Vasto sud è l’unico dell’A14 in cui il pedaggio deve essere pagato per intero: no allo sconto per Vasto e San Salvo. «Il pedaggio ridotto al 50%», spiega il deputato Carmela Grippa, «è stato deciso da Aspi per rimborsare l’Abruzzo dei tanti disagi creati dai lavori». Peccato che l’indennizzo è valido dal casello di San Benedetto del Tronto a quello della Val di Sangro (e viceversa). Vasto e San Salvo sono escluse. Per Aspi, l’Abruzzo finisce in Val di Sangro. Protestano amministratori e operatori economici.

Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, chiede ad Aspi e al governo che la decisione venga rivista: «La forma di indennizzo», rimarca Magnacca, «che Aspi ha riconosciuto a parte dell’Abruzzo oltre ad essere insufficiente è un’ulteriore offesa ai nostri cittadini, alle aziende e ai turisti che si spostano verso il sud dell’Abruzzo. Riconoscere tardivamente l’esistenza di un grave pregiudizio per il tratto autostradale fino a Val di Sangro, non solo non tiene conto degli ulteriori tratti a corsia unica (che pure ci sono stati e ci sono) a sud del casello di Val di Sangro», dice il sindaco, «ma produce l’effetto distorsivo di voler dividere in due l’Abruzzo. Una decisione incomprensibile e ingiusta che non tiene conto dei tanti disagi che ancora sussistono sul quel tratto autostradale nonché dei diritti dei tanti abruzzesi e non, che partono o arrivano nel sud dell’Abruzzo. E ancor più grave è il non considerare anche i disagi sopportati da tutti i comuni costieri che in questi anni hanno dovuto tollerare e gestire il traffico autostradale, in tutto o in parte, a seconda delle emergenze, creando più che sensibili disagi alla circolazione sui tratti di attraversamento comunale. Per i Comuni non c’è stata alcuna forma di ristoro. Chiediamo che la decisione venga immediatamente rivista ed emendata».

Anche Gianni Cordisco ( Pd provinciale ) condivide la necessità di rivedere la decisione.
«L’indennizzo», afferma il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana, «va riconosciuto anche al tratto vastese della A14. Confidiamo nella promessa di Aspi di ripristinare condizioni ottimali di viabilità a due corsie entro fine luglio. Sarebbe inutile velocizzare le imprese con procedure snelle dovute alla Zes, industria 4.0 e digitalizzazione, e poi rimanere lenti sulla logistica e sui trasporti. È un’urgenza non solo per il mondo produttivo del Vastese, ma anche per le evidenti esigenze del comparto turistico locale con forte vocazione e attrazione proprio per la intermodalità che ci deve contraddistinguere e su cui occorre ancora investire».

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