«Noi corretti nel ritiro dei rifiuti»

La Maio e il rinvio a giudizio del patron Franco per truffa alla ex Asl di Avezzano

LANCIANO. «Le operazioni sono state fatte in assoluta integrità e correttezza». La Maio Guglielmo srl risponde così alla notizia del rinvio a giudizio del legale rappresentante della società, Francesco Maio, patron della Virtus Lanciano, che il 10 aprile andrà a processo per una presunta truffa per 421mila euro ai danni della ex Asl Avezzano Sulmona derivante da problemi nel calcolo del peso dei rifiuti liquidi ospedalieri effettivamente ritirati e pagati dalla ex azienda alla ditta.

Per l’accusa i bidoni erano riempiti per metà ma pagati come se fossero pieni. «Il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti erogato dalla Maio alla Asl è disciplinato da precise norme fissate in sede di gara», precisano dalla società, «che prevedono per i rifiuti sanitari liquidi a rischio infettivo una modalità di fatturazione al litro. E nel settore dello smaltimento dei rifiuti sanitari, fatturare al litro significa fatturare a contenitore».

Non solo Maio fa notare che «le operazioni di confezionamento del rifiuto sono svolte dal personale della Asl», non da operatori dell’azienda che invece prelevano contenitori già ermeticamente chiusi e pronti per il trasporto, senza poter fare verifiche sul volume reale del materiale in essi contenuto. «Questa metodologia, in presenza di un comportamento dedito al risparmio delle risorse pubbliche da parte degli operatori sanitari, permette il completo riempimento dei contenitori, consentendo ingenti risparmi di spesa per il Servizio sanitario nazionale», fanno poi notare dalla società.

Infine il dato relativo al peso effettivo dei rifiuti ritirati, e utilizzato ai fini della contestazione da parte della Procura, «è un dato riscontrato dalle copie dei formulari compilati congiuntamente da operatori Asl e da operatori Maio, i quali, secondo la società frentana, «si sono sempre premurati di indicare con la massima chiarezza il volume, il numero dei contenitori e il peso reale degli stessi». (t.d.r.)

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