"Non possiamo arrivare fino a Ortona": nave salva-migranti fa rotta su Lampedusa
La Ong della Sea Eye 5 chiede alle autorità di tener conto dei limiti tecnici del battello e quindi l'assegnazione di una destinazione più vicina. Indicato in serata il porto di Pozzallo
PALERMO. No al porto di Ortona, sì a un porto più vicino perché l'imbarcazione (un battello più che una nave) che ha preso a bordo i migranti salvati in mare non può farcela a percorrere tante miglia. Avviene al largo di Lampedusa dove la Sea Eye 5 ha salvato, tra ieri e oggi, in tre diverse operazioni di salvataggio, 172 migranti. Il primo intervento è stato effettuato martedì mattina. Nelle ore successive la Sea Eye ha poi salvato altri 25.
Alla Sea Eye è stato indicato il porto di Ortona per lo sbarco dei restanti naufraghi a bordo. La Ong però chiede che le venga affidato un porto più vicino per lo sbarco dei naufraghi.
«Esortiamo le autorità italiane a tenere conto dei limiti tecnici della nostra nave e ad assegnarci un porto vicino - ha affermato Gorden Isler, presidente di Sea-Eye - la Sea-Eye 5 è una nave di salvataggio che fornisce il primo soccorso e salva vite». La Ong fa sapere che sia la Sea-Eye 5 sta facendo rotta verso Lampedusa. «Abbiamo bisogno urgentemente del permesso di attraccare a Lampedusa», specifica il capo missione della Sea Eye, Jan Ribbeck.
Successivamente la Sea Eye 5 è stata contattata telefonicamente dalle autorità italiane che «hanno dato il permesso per lo sbarco dei naufraghi a bordo al porto di Pozzallo» fa sapere Gordner Isler, presidente della Ong Sea Eye. La nave dovrebbe arrivare a Pozzallo domani per le dieci del mattino. Poche ore fa, secondo quanto fa sapere la Ong, la Sea Eye 5 ha consegnato 32 migranti alla Guardia costiera ed è stata effettuata anche un'evacuazione medica. «La nostra nave - specifica la Ong - tra ieri e oggi ha salvato 110 persone. Poche ore fa abbiamo consegnato 32 persone alla Guardia costiera italiana. La nave Trotamar 3, invece, ha salvato altre 62 persone da un gommone con 93 persone a bordo. Noi abbiamo salvato 31 persone da questo gommone. Insieme alla Trotamar, quindi, abbiamo tratto in salvo 172 vite».