il movimento guerriero sannita

«Non toccate l’ospedale di Agnone»

Lettera ai presidenti di Abruzzo e Molise: lasciateci la sanità

SCHIAVI D’ABRUZZO. Un accordo di programma tra le Regioni Abruzzo e Molise per tenere aperto l’ospedale Caracciolo di Agnone, al quale si rivolge in caso di necessità la gran parte della popolazione dell’Alto Vastese. È quanto chiede il Movimento regionale del Guerriero Sannita da sempre in campo per la salvaguarda del presidio ospedaliero, ritenendo l’Alto Molise e tutti i paesi abruzzesi ai confini come Castiglione Messer Marino, Schiavi d’Abruzzo, Castelguidone, Fraine, Rosello, Cupello, Borrello, Roio del Sangro, Roccaspinalveti, «realtà che più delle altre soffrono il fenomeno dello spopolamento, paesi non più ravvivati dal vociare dei bambini o dal fervore di attività artigianali, senza una vita sociale, alcuni senza scuole e uffici postali, paesi in cui i condizionamenti fisico-climatici si avvertono in tutta la loro drammaticità». «Ora a tutto ciò, si aggiunge la drammatica razionalizzazione dell’ospedale Caracciolo di Agnone, che contribuirà ulteriormente al fenomeno dello spopolamento, per mancanza di sviluppo territoriale e perdita di posti di lavoro. Quell’ospedale va salvaguardato, rappresenta un presidio sanitario di grande importanza, in alta montagna e quindi, necessario per tutti i paesi molisani e abruzzesi che d’inverno soffrono le condizioni climatiche sfavorevoli di tutta una comunità svantaggiata. Il movimento regionale del Guerriero Sannita, lancia un appello al presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, e a quello dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, per evitare che il Caracciolo venga ridimensionato o reso inattivo».

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