rifiuti, più spese per i comuni

Nuova emergenza finanziaria per il trattamento alla Deco

LANCIANO. Nuova emergenza finanziaria sul fronte rifiuti per una ventina di comuni del consorzio EcoLan. In mancanza di una specifica delibera della Regione che avrebbe consentito ai comuni che...

LANCIANO. Nuova emergenza finanziaria sul fronte rifiuti per una ventina di comuni del consorzio EcoLan. In mancanza di una specifica delibera della Regione che avrebbe consentito ai comuni che effettuano la raccolta differenziata porta a porta di conferire la porzione indifferenziata direttamente in discarica, i comprensori saranno costretti, entro il 22 aprile, a sottoscrivere un contratto con la Deco, impianto privato di trattamento biologico dei rifiuti appartenente alla famiglia industriale Di Zio.

La situazione si verifica ormai da qualche mese dopo l’annunciata indisponibilità dell’impianto di trattamento Aciam di Avezzano e la chiusura dell’impianto mobile di Cerratina. La società EcoLan aveva chiesto alla Deco, unica società in regione disposta ad accogliere il pattume indifferenziato, una proroga per la firma del contratto in attesa di una soluzione dalla Regione. Lo stesso dirigente del settore rifiuti, Franco Gerardinini, aveva dato rassicurazioni sull’emanazione di una direttiva che avrebbe consentito ai comuni “ricicloni” di risparmiare su costi del tutto evitabili dal momento che la “frazione” indifferenziata dei rifiuti per questi comuni sarebbe esigua. Ma la delibera non è ancora stata ufficializzata e la Deco, dopo varie proroghe, potrebbe non consentire più alcuna deroga per la firma di un contratto che si presenta come unica via d’uscita allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati che non possono uscire dalla regione. Se anche la legge dovesse essere emanata a giorni non ci sarebbero i tempi tecnici, entro il 22 di questo mese, per consentire ai comuni di sversare direttamente a Cerratina.

La EcoLan ha quindi inviato una lettera a tutti i comuni interessati avvisandoli del nuovo stato di cose. Per i piccoli centri che effettuano la raccolta differenziata si prospettano dunque spese nuove e più pesanti. Il costo della lavorazione e dello smaltimento del pattume indifferenziato aumenterebbe di diverse decine di euro: 155 euro a tonnellata (compreso il trasporto) a fronte di circa 100 euro a tonnellata che si pagavano in precedenza.

Il nuovo contratto con la Deco può avere una durata di sei mesi o un anno, ma la scelta deve essere fatta a breve, pena il mancato conferimento in discarica della porzione indifferenziata del pattume. «Lunedì abbiamo un nuovo incontro con la Deco», spiega Massimo Ranieri, presidente della EcoLan spa, «cercheremo di chiedere una possibile riduzione dei costi della tariffa e una eventuale nuova proroga. Auspichiamo inoltre di riportare il 30% di rifiuti stabilizzati e ormai innocui in discarica altrimenti si rischia il tracollo finanziario per Cerratina».

Daria De Laurentiis

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