Nuova tariffa sui rifiuti per un buco di bilancio

Deficit di 280 mila euro con il mancato conferimento del pattume indifferenziato All’Ecologica Sangro andranno 36 euro a tonnellata contro gli attuali 49 euro

LANCIANO. Una perdita in bilancio di 280 mila euro nei primi quattro mesi di gestione e l’ipotesi che quel “buco” a fine anno potrebbe arrivare a sfiorare il milione di euro. La EcoLan spa, l’ex Consorzio smaltimento rifiuti che riunisce 53 comuni del comprensorio frentano, è in emergenza finanziaria e tenterà di correre ai ripari rivedendo la tariffa di gestione con l’Ecologica Sangro, operazione che attualmente è l’unica alternativa al dissesto. Se il gestore della discarica non accetterà queste condizioni, la EcoLan è pronta a riprendersi la gestione dell’impianto comprensoriale più grande d’Abruzzo. Lo ha riferito ieri il presidente Massimo Ranieri all’assemblea straordinaria dei sindaci-soci convocata, come da statuto, in vista del mancato pareggio di bilancio.

Le cause del dissesto. Tra le cause dell’emergenza finanziaria c’è, prima fra tutte, il mancato conferimento in discarica dei rifiuti consortili indifferenziati dal 9 gennaio a causa della chiusura dell’impianto mobile di Cerratina e dell’indisponibilità dell’impianto Aciam di Avezzano. «L’impianto mobile», sottolinea Ranieri, «è stato utilizzato dal 2007 come se fosse fisso. Nel frattempo non è stato realizzato alcun impianto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati e siamo arrivati a questa situazione». Altro danno che sconta la EcoLan è il mancato esproprio dei terreni della discarica: la società partecipata si trova a pagare circa 150mila euro l’anno di affitto dei terreni, cosa che incide sulla tariffa consortile di 2-3 euro. Anche la tariffa troppo elevata di conferimento, concepita inizialmente per bloccare la strada ai rifiuti extraconsortili, rende la società poco competitiva e pochissimo appetibile sul mercato. A tal punto che i rifiuti trattati presso l’impianto Deco di Casoni do Chieti, di proprietà della famiglia Di Zio, non tornano a Cerratina, ma vengono smaltiti fuori regione, in Molise o in Emilia Romagna. «È uno scandalo», tuona il sindaco di Gessopalena, Antonio Innaurato, «in questo modo la Deco non paga nemmeno l’ecotassa alla Regione». Innaurato ha fatto appello per una riunione urgente da parte dei vertici regionali. «I comuni non possono essere vittime di questo sistema», ha criticato, «bisogna difendere il ruolo pubblico prima che quello privato e la Regione deve dirci una volta per tutte che programmazione ha in mente per EcoLan».

La revisione della tariffa. L’assemblea dei sindaci-soci ha anche votato a maggioranza di dare mandato al consiglio di amministrazione di procedere alla revisione delle tariffe per la gestione dei 200mila metri cubi della discarica di Cerratina concessi dalla Regione. La tariffa di gestione che l’EcoLan pagherà all’Ecologica Sangro passerà da 49 euro a 36 euro a tonnellata. Questa revisione consentirebbe di riattivare i conferimenti dei rifiuti tenendo conto dei costi di gestione diretta di Ecologica, costi che in Italia in media si aggirano sui 30 euro a tonnellata.

Daria De Laurentiis

©RIPRODUZIONE RISERVATA