Offese al vigile, operaio condannato

23 Aprile 2011

San Buono, un mese di carcere e una multa salata per le ingiurie

 SAN BUONO. Offese un vigile urbano apostrofandolo «cretino», e il giudice lo ha condannato ad un mese di reclusione per i reati di ingiuria e minaccia aggravata, oltre al risarcimento dei danni per un ammontare di 1.500 euro. Annuncia ricorso in appello Gianluca Cupaiolo, muratore 34enne originario di San Buono, ma residente a Gissi, difeso dall'avvocato Nicola Chieffo.  I fatti, che risalgono all'11 agosto 2007, si sono verificati a San Buono, durante la festa patronale. Cupaiolo si ritrovò con la sua auto in mezzo alla folla di ritorno dai fuochi pirotecnici dopo la processione. Ne scaturì una discussione con l'agente di polizia municipale, Franco Carmenini, che gli aveva intimato di spostare la macchina ferma al centro della carreggiata. Stando alla ricostruzione dell'episodio l'operaio si sarebbe rivolto al vigile apostrofandolo con una serie di frasi offensive.  Nel corso del processo sono stati sentiti oltre al vigile urbano anche quattro testimoni dell'accusa e una teste della difesa. Il difensore di Cupaiolo ha cercato di evidenziare le contraddizioni e le incongruenze tra le deposizioni dei testi dell'accusa, facendo presente che i toni erano esagitati da entrambe le parti, e che Cupaiolo non intendeva offendere l'onore e il decoro del vigile, visto il contesto in cui si è svolta la discussione e il rapporto di amicizia che prima dei fatti esisteva tra i due.  Il giudice Michele Iannetta ha comunque accolto le richieste della pubblica accusa e della parte civile condannando l'operaio, che ha deciso di presentare appello contro la sentenza. (a.b.)

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