Orsogna, operaio cade da 9 metri: salvo grazie a un telone di un ristorante

L’uomo di 54 anni ha perso l’equilibrio mentre montava un ponteggio, trasportato in codice rosso dall’eliambulanza a Pescara
ORSOGNA. Salvo per miracolo dopo un volo di nove metri. A scongiurare la tragedia è stato il telone di un ristorante, che ha attutito l’impatto trasformando quello che poteva essere l’ennesimo incidente mortale sul lavoro in una caduta drammatica, ma non fatale.
È quanto accaduto ieri mattina, poco dopo le 8, in pieno centro a Orsogna. L’operaio romeno (V.V. classe 1971) stava lavorando al montaggio di un’impalcatura in vicolo cieco di via Trento e Trieste quando, per cause in corso di accertamento, è improvvisamente precipitato. Una caduta violenta, terminata sulla provvidenziale tettoia del ristorante “Le Clochard” situato proprio sotto il cantiere in fase di costruzione. L’uomo avrebbe sfondato il tendone esterno prima di impattare su un tavolino sotto il dehor. I soccorsi sono scattati immediatamente con i carabinieri di Orsogna e i sanitari. Intervenuti anche i tecnici del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spsal) della Asl Chieti-Lanciano-Vasto, incaricati di ricostruire l’esatta dinamica e verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza da parte della ditta titolare dei lavori. Dalle prime verifiche, intanto, risulterebbe che l’operaio fosse impiegato regolarmente.
Le condizioni di V.V. sono apparse subito gravi, ma non tali da far temere per la sua vita. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Pescara con l’elisoccorso, è ora ricoverato in prognosi riservata. «Speriamo in buone notizie e che possa recuperare prontamente. Tutta la comunità orsognese è preoccupata»: questo il commento del sindaco Andrea Marinucci che ha seguito l’evoluzione della vicenda fin dalle prime ore della mattinata. Una tragedia sfiorata solo grazie a un ristorante che si è trasformato in una rete di salvataggio casuale. L’incidente sul lavoro, l’ennesimo, riaccende l’attenzione sul tema della sicurezza nei cantieri, soprattutto nei centri storici dove gli spazi sono stretti e ogni errore può trasformarsi in un volo senza scampo.
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