Ortona

Ortona, crisi della Tekne: il governo blocca la vendita delle azioni al nuovo socio. I sindacati: “C’è preoccupazione”

6 Agosto 2025

Il Governo esercita la golden power bloccando la vendita di parte delle azioni Tekne di Ortona al nuovo socio: la Fiom Cgil è preoccupata

ORTONA. Il Governo esercita la golden power bloccando la vendita di parte delle azioni Tekne di Ortona al nuovo socio: la Fiom Cgil è preoccupata. Il segretario provinciale della Fiom Cgil Chieti spiega: “Dopo mesi di attesa e numerosi rinvii per l’integrazione di documenti, il Governo ha esercitato la golden power con parere negativo nei confronti di Tekne Spa. Una decisione che stupisce e solleva forti perplessità sul futuro di un’eccellenza produttiva abruzzese”.

De Lutis aggiunge che per 90 giorni rispetto ai 45 previsti i lavoratori sono rimasti con il fiato sospeso poiché l’operazione di vendita di una parte delle azioni al nuovo socio americano, che si immaginava conclusa, in questo modo rischia di non andare a buon fine. “Tekne, pur non avendo le dimensioni di altre blasonate aziende italiane, è una realtà importante del nostro territorio. Negli ultimi anni ha visto una crescita talmente esponenziale da generarne la crisi, non certo per mancanza di commesse. Nonostante le difficoltà passate, l’azienda, dopo gli scontri avuti anche con noi, ha voltato pagina e ha a recuperato il debito verso i lavoratori. Ha presentato un piano di rientro per banche e fornitori (già avviato), ha trovato un partner solido e ha rafforzato il proprio organico. Oggi la Tekne è tornata ad occupare quasi 200 dipendenti, dopo essere scesa durante la crisi a 145, con la prospettiva di ulteriori 40 assunzioni entro breve”.

“Tekne, pur non avendo le dimensioni di altre blasonate aziende italiane, è una realtà importante del nostro territorio. Negli ultimi anni ha visto una crescita talmente esponenziale da generarne la crisi, non certo per mancanza di commesse. Nonostante le difficoltà passate, l’azienda, dopo gli scontri avuti anche con noi, ha voltato pagina e ha a recuperato il debito verso i lavoratori. Ha presentato un piano di rientro per banche e fornitori (già avviato), ha trovato un partner solido e ha rafforzato il proprio organico. Oggi la Tekne è tornata ad occupare quasi 200 dipendenti, dopo essere scesa durante la crisi a 145, con la prospettiva di ulteriori 40 assunzioni entro breve”.

Oggi si terrà un’assemblea dei lavoratori. Il timore per l’occupazione è altissimo, così come la preoccupazione per le possibili ricadute sociali sul territorio.

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