Ortona verso il ballottaggio: si infiammano i due centrodestra. Tensioni e accuse nei vari comizi

Coletti (Udc-Ortona polare) a Di Nardo (FdI): «Sul comodino hai il Mein Kampf di Hitler». Ma lui non replica Fratino (Forza Italia): «Mi fa piacere che in tanti si occupino della mia salute ma vi assicuro che sto bene»
ORTONA. Sul comodino ha il Mein Kampf di Hitler». Di Nardo: «Non rispondo a provocazioni». Dal palco di piazza della Repubblica si infiamma il derby del centrodestra in vista del ballottaggio di domenica 8 e lunedì 9 giugno, con la frase di Gianluca Coletti che non è passata inascoltata. Sono bastati i primi due comizi tenuti domenica scorsa dalle coalizioni, uno dopo l’altro, per mostrare il clima di tensione che c’è fra i due centrodestra nonostante la calma apparente del primo turno. Le due coalizioni riprenderanno ora il giro di contrade e quartieri, e domenica si è capito quali saranno i principali argomenti di scontro sui quali Angelo Di Nardo (FdI) e Nicola Fratino (FI) si contenderanno i 6.500 elettori che al primo turno hanno votato al di fuori dei due centrodestra.
La prima fonte di attacchi e contrattacchi è il tema generazionale, che in realtà si trascina già dal primo turno e addirittura dalle trattative iniziali che hanno portato all’attuale spaccatura nel centrodestra. Di Nardo ha 38 anni, mentre Fratino ne ha 70 e ha già fatto il sindaco per due volte, dal 2002 al 2012, e il vicesindaco per due consiliature. «Mi fa piacere che tanti si preoccupino della mia salute», ha detto Fratino sul palco, «ma vi assicuro che sto bene». La coalizione Fratino sta mettendo in campo un’operazione comunicativa volta a contrastare le critiche sulla mancanza di rinnovamento, e infatti è stato dato spazio agli interventi in piazza di giovani come Elio Consorti (secondo dei non eletti della lista Alleanza per Ortona), Andrea Mangi (possibile consigliere della stessa lista) e Lorenzo Staniscia (candidato con Noi Moderati, il più giovane di tutte le 24 liste del primo turno).
Il secondo argomento di contrasto, o meglio la causa perorata dai fratiniani, è la loro presunta moderazione rispetto agli avversari «di destra e di estrema destra». L’argomento è stato portato sul palco di piazza della Repubblica da Gianluca Coletti (Udc-Ortona Popolare) condita dalla frase che fa discutere. «Qualcuno sul comodino ha i fumetti di Topolino, mentre qualcun altro ha il Mein Kampf di Adolf Hitler». Un duro attacco di Coletti che ha preso spunto dal titolo del libro presente nelle informazioni del profilo Facebook del candidato di FdI («basta controllare sui nostri profili social quali sono i libri consigliati», ha aggiunto). Di Nardo non vuole replicare, sulla scia di quanto detto sul palco prima che parlassero gli avversari: «Ci vogliono confinare in un angolo estremo e non ci sta bene, ma non voglio acuire questo dibattito perché se Ortona è in queste condizioni è anche colpa di chi a tutti i costi vuole vederci divisi e litigiosi, quindi non attaccherò nessuno e non risponderò a provocazioni».
La coalizione Fratino (FI, Lega, Noi Moderati, Udc-Ortona Popolare e Alleanza per Ortona) è sotto di circa 500 voti rispetto a Di Nardo (FdI, Forza Giusta per Ortona, Città che amo e Di Nardo Sindaco) e sta facendo leva anche sulla “questione ideologica” per recuperare. E un altro passaggio di Coletti nel suo intervento è sembrato essere un’apertura agli esclusi dal ballottaggio: «Consapevoli che rappresentiamo il 23% dell’elettorato del primo turno, creeremo un tavolo di confronto programmatico permanente con le altre formazioni politiche e le associazioni per compiere le decisioni strategiche per il futuro di Ortona».
Anche Di Nardo ha parlato però di «progetto politico non chiuso ma aperto a tutti». Ma il duello Di Nardo-Fratino si gioca anche su temi più concreti, come quello di tasse e tariffe, già emerso al primo turno. E le accuse piovono sempre su Di Nardo da Coletti. «Come hanno scritto sul programma», ha detto, «se dovessero vincere loro aumenterebbero le tariffe dei servizi comunali come mensa e trasporto scolastico». «Non alzeremo le tasse a nessuno», ha affermato invece Di Nardo, «ma faremo controlli sulle entrate tributarie, extra tributarie e sulle dichiarazioni Isee».