«Ospedale, ecco il certificato di morte»

2 Agosto 2010

Accuse alla Baraldi. Ai politici del Pdl teatino: non contano niente

GUARDIAGRELE. Impazza la polemica dopo l'approvazione del "programma operativo 2010" che ha decretato senza appello la chiusura dell'ospedale Santissima Immacolata entro il 31 dicembre. «E' stato firmato il certificato di morte dell'ospedale, e i firmatari sono Gianni Chiodi e Lanfranco Venturoni», dice Angelo Orlando, ex senatore oggi consigliere comunale e provinciale.

«Una operazione che è stata realizzata con la complicità decisiva del centrodestra teatino i cui rappresentanti hanno dimostrato, nella migliore delle ipotesi, di non contare un bel nulla», commenta ancora con amarezza Angelo Orlando, che è stato anche consigliere regionale durante l'amministrazione di Ottaviano Del Turco.  Orlando, si ricorda, fu tra gli autori del riuscito piano di rientro dal deficit della sanità abruzzese che durante il governo di Giovanni Pace (centrodestra) fino al 2005 aveva accumulato un debito addirittura di oltre 3000 miliardi delle vecchie lire.

La vigilia dell'approvazione del programma operativo del 2010 ha avuto un prologo tutto guardiese, protagonista Giovanna Baraldi, il sub commissario alla sanità del governo, che il 29 scorso al cinema Garden ha partecipato all'incontro organizzato dall'associazione cooperative mediche (Ancom) sui servizi che i medici di famiglia potranno gestire all'ex ospedale dopo la sua chiusura.

Orlando era intervenuto accusando senza mezzi termini la subcommissaria incaricata dal governo al risanamento della sanità abruzzese di aver «tagliato con l'accetta i conti della sanità regionale, senza proporre un modello di sviluppo ospedaliero in mancanza del quale vedremo sempre più ospedali abruzzesi chiudere».

L'esponente di Rifondazione ritorna sull'argomento a 48 ore di distanza per rimarcare che «accettando l'invito di Confcooperative, la Baraldi è venuta a Guardiagrele per fare attività lobbistica e non in nome del diritto alla salute garantito dalla Costituzione». 

La bordata finale Oralndo la riserva però al sindaco Sandro Salvi.  «Dopo aver criticato a ripetizione, e con durezza, la Baraldi a mezzo stampa, il nostro sindaco non ha messo a profitto l'occasione unica di avere la subcommissaria a portata di mano per manifestarle di persona il risentimento dell'amministrazione comunale verso quel piano che chiude il nostro ospedale».

Sui quattro progetti di servizi gestiti dai medici di famiglia presentati il 29 luglio, Giovanna Baraldi ha promesso di convocare entro Ferragosto a Pescara i sindacati dei medici di base, le due cooperative mediche guardiesi e i sindaci dei 15 Comuni del comprensorio del Distretto sanitario di Guardiagrele.

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