Padre Eugenio va dal Cotir per benedire i dipendenti

17 Aprile 2014

VASTO. Il tetto del Cotir è diventato la loro casa e tale rimarrà fino a quando la Regione non avrà garantito loro un futuro dignitoso. I lavoratori del Centro delle tecniche irrigue di contrada...

VASTO. Il tetto del Cotir è diventato la loro casa e tale rimarrà fino a quando la Regione non avrà garantito loro un futuro dignitoso. I lavoratori del Centro delle tecniche irrigue di contrada Zimarino proseguono la protesta ad oltranza. Saranno sul tetto anche a Pasqua, se necessario. Ieri hanno ricevuto la visita e la benedizione di padre Eugenio del Santuario dell’Incoronata. Il religioso ha benedetto il lavoratori pregando per loro.

I manifestanti hanno redatto un nuovo documento in cui ricordano al governatore Chiodi cosa si aspettano di trovarenell’uovo di Pasqua. «Chiediamo che vengano saldate tutte le mensilità relative alle attività del 2013. Ci aspettiamo poi che vengano predisposte le risorse per il 2014 e che il Cotir venga chiaramente considerato nella programmazione dei fondi europei 2014-2020 attraverso una specifica voce di bilancio». Subito dopo i manifestanti ricordano: «La protesta continua perché le risorse che ci sono state promesse e che dovrebbero arrivare a breve ammontano a 330 mila euro. Non sono sufficienti a coprire tutti gli stipendi arretrati, 16 mensilità, ma al massimo 2 o 3 stipendi. Non possiamo più andare avanti in questo modo», affermano. (p.c.)

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