Pappagallini e cincillà nascosti nel portabagagli

Torino di Sangro, la polizia dell’A14 scopre una vettura con 101 animali protetti Il conducente denunciato per maltrattamenti. Le bestiole affidate al Cites

TORINO DI SANGRO. Detenzione, trasporto abusivo e illegale di uccelli e animali esotici e domestici, maltrattamenti. Sono i reati contestati dagli agenti della sottosezione autostradale Vasto sud a un commerciante di 34 anni di Lecce sorpreso ieri mattina al volante di una Bmw carica di animali. Le bestiole, 85 pappagallini e una quindicina tra cincillà e coniglietti, caricati a Treviso e diretti in Puglia, viaggiavano in pessime condizioni. È stato il loro canto ad incuriosire la polizia nel corso dei controlli compiuti nell’area di servizio Sangro sud. Gli animali erano stipati all’interno di gabbiette e in parte nascoste nel sottofondo del bagagliaio del veicolo commerciale diretto in Puglia. L’insolito canto dei pappagallini, tra cenerini e parrocchetti, ha insospettito gli agenti di Vasto sud. L’ispezione ha portato così al curioso ritrovamento. Il comandante ha immediatamente avvisato la Procura.

La magistratura ha disposto il sequestro degli animali. Per la corretta identificazione e collocazione dei volatili e dei cincillà è stata richiesta la collaborazione della Forestale. Sia gli uccelli e sia i rodotori e i coniglietti erano destinati probabilmente al mercato illegale, ciascuno per un valore compreso tra i 70 e i 400 euro.

L’automobilista dovrà rinunciare al lauto guadagno. Come detto è stato denunciato all’autorità giudiziaria e rischia una pena piuttosto severa. Dal 2010, infatti, il Parlamento ha inasprito le pene per questo tipo di reato e ratificato con la legge 201 la Convenzione del Consiglio d’Europa risalente al 1987 che riguarda la protezione degli animali da appartamento o compagnia.

Uno degli effetti è quello di avere inasprito le pene portando da 3 a 18 mesi la pena per il solo maltrattamento di animali o ad una multa che può arrivare a 30 mila euro.

L’automobilista rischia anche l’accusa di traffico illecito di animali da compagnia.

Non è stato semplice recuperare gli animali e trasferirli nella sede del comando della sottosezione autostradale Vasto Sud a San Salvo. Le bestiole dopo aver ricevuto le prime cure sono state affidate alla Forestale, al servizio Cites di Pescara. Nel pomeriggio di ieri la Forestale ha proceduto, unitamente ai medici del servizio veterinario della Asl provinciale di Chieti, al riconoscimento delle specie e all’individuazione della struttura più adatta alla loro cura.

L’intensificazione dell’attività di controllo nel territorio, disposta dalla polizia stradale, ha portato così ad uno dei più importanti sequestri di animali registrato negli ultimi anni in Abruzzo. (p.c.)

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