"Parco costa teatina, si muovano gli enti"

Legnini: il voto in aula confermerà la legge. Gli ambientalisti: occasione da cogliere

PESCARA. L'istituzione del Parco nazionale della Costa Teatina votata in Senato dalle commissioni riunite Bilancio e Affari costituzionali, non dovrebbe trovare opposizione in aula. «Abbiamo preteso un accordo per cui il testo del Milleproroghe che esce dalla commissione sarà quello votato dall'aula. Al massimo potranno essere aggiunte cose, non tolte», dice Giovanni Legnini, senatore Pd, autore dell'emendamento che istituisce il nuovo parco in Abruzzo. La norma prevede che entro il 30 settembre l'ente sia costituito, completo di perimetrazione, norme transitorie e organismi di gestione, secondo la prassi stabilita dalla legge quadro sui parchi. La perimetrazione sarà decisa dal ministero dell'Ambiente di concerto con la Regione. «Naturalmente», spiega Legnini, «costituisce buona prassi concertare con i Comuni per evitare ricorsi. Il contenuto dell'emendamento è semplice e per questo efficace», spiega il senatore, «soprattutto perché stabilisce dei termini temporali e perché prevede che si debba nominare un commissario ad acta se all'istituzione del parco non provvedono ministero e Regione. Il che significa che enti locali e Regione hanno un fortissimo interesse, oltre che l'obbligo, a provvedere autonomamente a un progetto di perimetro e a norme transitorie che siano condivise. Il ruolo dei comuni è importante e ho già sentito molti sindaci che sono pronti a sostenere il progetto».

Favorevole naturalmente l'ambientalismo. Secondo Dante Caserta, della direzione nazionale Wwf, l'approvazione dell'emendamento «è una buona notizia anche per la battaglia contro la petrolizzazione. Del resto stiamo aspettando da dieci anni. Ora dobbiamo capire se quello che abbiamo detto è stato stabilito». Caserta coglie anche l'occasione per ricordare che c'è ancora in Abruzzo un territorio che rimane non protetto «e invece lo meriterebbe: il territorio dei Simbruini-Ernici. Diversi anni fa è stato predisposta una legge per istituire il parco. Sembrava che fosse fatta ma è stata bloccata. Eppure si tratta di un'area importantissima che sul versante laziale è già parco regionale».

Commenta Walter Caporale, capogruppo dei Verdi: «Dopo 10 anni dall'approvazione della Legge 93/2001, che avvia l'iter di istituzione del Parco della Costa Teatina, a quattro anni dall'approvazione della Legge regionale 5/2007 che istituisce la "Riserva regionale della Costa Teatina" nel territorio dei comuni di Ortona, San Vito Chetino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto, finalmente qualcosa si muove». Caporale ricorda anche «le battaglie per evitare che l'Abruzzo diventi meta di società petrolifere». Positiva la reazione della Confesercenti: «E' un passo concreto verso la stabilizzazione dell'Abruzzo come regione verde e il rilancio della sua immagine nel segno di uno sviluppo coerente», dicono il direttore regionale Enzo Giammarino, e il presidente di Assoturismo-Confesercenti Daniele Zunica. «Fin dall'inizio abbiamo sostenuto il progetto del parco e oggi più di ieri ne siamo convinti perché è un no definitivo alla petrolizzazione».

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