Parco Diocleziano, due ditte per la gestione

6 Settembre 2013

Appalto dell’area verde nel cuore della città: la commissione tecnica valuta la fattibilità dei progetti

LANCIANO. «Non è stata assegnata la gestione del parco Diocleziano. La commissione tecnica comunale sta ancora valutando i due progetti presentati». È l’assessore ai lavori pubblici Antonio Di Naccio a fare chiarezza sull’esito del bando fatto dal Comune per assegnare la gestione del parco realizzato nel cuore del centro cittadino nel 2008 che da delizia e vanto della città, polmone verde fruibile per grandi e piccini, si è trasformato in una croce: manutenzione dei 22mila metri quadri di verde difficile e onerosa da assicurare, sporcizia e desolazione regnano nell’area.

Una cattedrale nel deserto preda dei vandali. Ma proprio per rilanciare l’area, l’amministrazione comunale ha cercato gestori privati attraverso un bando pubblico. «Sono due le associazioni che hanno partecipato alla gara, la società privata Ucci e l’assocazione Atlantide», dice Di Naccio, «e i loro progetti ora sono analizzati da una commissione comunale che ne sta valutando l’idoneità e la fattibilità».

Sono però intanto già passati dieci giorni dall’apertura delle buste, visto che il bando è stato chiuso il 27 agosto, bisognerebbe accelerare con l’assegnazione perché il parco ha bisogno di cure.

Da quando la società che lo ha gestito per tre anni, la cooperativa Front 242 di San Vito, ha riconsegnato le chiavi nell’aprile scorso, l’area è in abbandono. Erba secca invade i sentieri, cartacce e rifiuti sparsi ricoprono i viottoli, ci sono pali della recinzione divelti e buttati a terra, per non parlare delle scritte che macchiano e deturpano le mura, persino quelle che costituiscono le arcate del ponte Diocleziano.

Consegnarlo farebbe respirare l’area, la farebbe “vivere” visto che chi si aggiudicherà il parco dovrà occuparsi della manutenzione del verde, della sorveglianza e controllo, dell’apertura e chiusura giornaliera e della gestione dell’edificio esistente per organizzare attività culturali e ricreative.

«Il nostro obiettivo è di mantenere viva l’area del parco», chiude Di Naccio, «anche in funzione dei giovani che possono usarla per incontri culturali e ricreativi, come abbiamo specificato nel bando stesso».

Non resta che attendere l’aggiudicazione e sperare che questa volta sia quella buona, che il parco attraverso iniziative, aree dedicate ed eventi riesca ad attrarre le persone. Resterebbe però il problema dell’accesso, soprattutto risalire verso la piazza, che non è proprio agevole.

Teresa Di Rocco

©RIPRODUZIONE RISERVATA