Parco Diocleziano in abbandono Bando per la gestione

8 Luglio 2013

Doveva essere un’oasi di 2 mila piante e costò 2,5 milioni Ora è chiuso ai visitatori e sommerso di erbacce e sterpi

LANCIANO. Adesso ci prova l’amministrazione comunale a cercare di dare un senso al parco Diocleziano. La giunta ha infatti pubblicato il bando per l’affidamento in concessione d’uso dell’area verde.

La struttura nel cuore della città, inaugurata nel 2008, è sempre deserta e da quando la società che lo ha gestito per tre anni, la cooperativa Front 242 di San Vito, ha riconsegnato le chiavi nei giorni scorsi per la scadenza del contratto, è una giungla.

Erbacce e canne invadono i sentieri, i recinti. Il cancello all’ingresso di pozzo Bagnaro è chiuso con il lucchetto, si entra dai cancelli laterali di via dei Bastioni. Ma scendere le scale, piene di scritte, che portano al cancello è una gimcana tra cartacce e rifiuti ed è da percorrere trattenendo il respiro per l’odore nauseabondo di urina.

Purtroppo in attesa che qualche società o associazione risponda al bando è il Comune a doversi occupare del parco. Un’impresa su un’area di 22mila metri quadrati che doveva essere un’oasi con duemila piante, costata 2.600.000 euro e 5 anni di lavori e che invece è una cattedrale nel deserto.

«Il bando è aperto anche alle associazioni», dice l’assessore ai lavori pubblici Antonio Di Naccio, «per avere più chance per affidarlo. Chi se lo aggiudicherà dovrà occuparsi della manutenzione del verde, della sorveglianza e controllo, dell’apertura e chiusura giornaliera e della gestione dell’edificio esistente per organizzare attività culturali e ricreative. Il nostro obiettivo è di mantenere viva l’area del parco anche in funzione dei giovani che possono usarla per incontri culturali e ricreativi».

La durata dell’affidamento è triennale. Il problema non è, nelle intenzioni, di mantenere viva l’area, ma trovare un’associazione che si occupi del parco e delle sue strutture rispondendo al bando. Tre anni fa la Front 242 fu l’unica cooperativa a partecipare alla gara. Il fatto è che in tre anni la situazione delle associazioni è anche peggiorata a causa della crisi e fare la manutenzione del verde al Diocleziano costa.

La svolta si avrebbe sistemando gli ascensori a pozzo bagnaro e realizzando per il posteggio dei bus turistici che dovrebbe sorgere di fronte all’area.

Così si creerebbe movimento delle persone e qualche introito per le associazioni.

Teresa Di Rocco

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