Parte la sfida degli 8 candidati sindaco
In corsa Di Primio, Febo, Di Paolo, Raimondi, Argenio, Di Monte, Marcotullio e D’Aloisio. In lista 684 aspiranti consiglieri
CHIETI. Otto candidati alla poltrona di sindaco della città, 23 liste presentate ed un esercito di 684 aspiranti consiglieri. Sono i numeri da record delle elezioni comunali 2015 in programma domenica 31 maggio. Quando si sfideranno il sindaco uscente Umberto Di Primio, candidato della coalizione di centro destra che conta sei liste, Luigi Febo, candidato del centro sinistra che scende in campo con sette liste, Bruno Di Paolo, leader di Giustizia sociale sostenuto da tre liste, Enrico Raimondi, candidato sindaco del binomio L’Altra Chieti e Sel, il grillino Ottavio Argenio, Roberto Di Monte della civica Rinnoviamo Chieti, Donato Marcotullio, candidato sindaco di IdeAbruzzo e Antonello D’Aloisio, candidato sindaco, in extremis, del duo Noi con Salvini e Partito liberale italiano (Pli) che sul territorio fa capo all’ex onorevole del Fli Daniele Toto. Il conto alla rovescia è scattato ufficialmente ieri mattina al primo piano dell’ex Banca d’Italia, sede provvisoria del Comune, dove sono state consegnate le liste elettorali nella stanza del segretario generale dell’ente, Celestina Labbadia. Chiamata ad accettare, o meno, le liste. La commissione elettorale, presieduta da Domenica Calabrese, vicario del prefetto, dovrà entro due giorni, invece, certificare la validità delle stesse e decretare, eventualmente, l’espulsione di chi non ha rispettato i diktat della legge elettorale. Qualche apprensione di troppo, subito fugata dal diretto interessato, c’è stata per il candidato sindaco di Giustizia sociale, Bruno Di Paolo, tra i più accreditati ad insediare i favoriti Di Primio e Febo, invitato dal segretario generale a correggere alcuni documenti allegati alle sue tre liste. Operazione completata senza problemi entro le 12 di ieri, termine ultimo per depositare le liste. Nei corridoi del Comune, ovviamente, si è assistito ad un via vai di politici più o meno noti nel capoluogo teatino. Volto tirato per l’esponente del Pli, Daniele Toto, mentre è parso sorridente Liberato Aceto, capolista della civica “Noi domani” nata a supporto di Di Primio e che annovera tra le sue fila l’assessore uscente Dario Marrocco e Venturino Tamburro, consigliere comunale di lungo corso. Indaffarato nelle stanze del sindaco Giuseppe Giampietro, assessore uscente e capofila della civica pro Di Primio “Identità teatina” in cui sono finiti anche Marco Di Paolo e Graziano Marino oltre al sindacalista dell’ex Ipab, Smeraldo Ricciuti. Ncd, il partito del sindaco, “acquista” all’ultimo minuto Franco Di Pasquale, ex Udc e Fratelli d’Italia, e Donato Tacconelli, ex Udc. Per Forza Italia, il partito di punta della coalizione di centro destra, hanno fatto capolino in Comune, tra gli altri, Mario Colantonio, Valerio Visini e Stefano Rispoli. Completo nero, camicia bianca e cravatta rossa per il candidato sindaco del centro sinistra Luigi Febo che sbircia le liste avversarie e fa la conta delle sue sette liste. Il Pd schiera i big del partito, decisamente svecchiato rispetto alle precedenti elezioni, con in testa Chiara Zappalorto, Filippo Di Giovanni, Alessio Di Iorio, Alessandro Marzoli, Enrico Iacobitti e Giampiero Riccardo, affiancati dall’esperienza di Marco Marino, Gabriele Salvatore, Renato Di Salvatore e Cristiano D’Intino, ex assessore al commercio della giunta Ricci. Incuriosiscono le new entry del Pd Alessandro Giardinelli, ex capogruppo dell’Udc, e Cinzia Di Vincenzo, esponente di spicco della consulta delle associazioni. Vogliono ben figurare al fianco di Febo, poi, le liste dell’Idv, che schiera il dottor Walter Palumbo, Chieti Domani di Gianni Di Paolo, Il Popolo di Chieti di Gianni Di Labio e il Centro Democratico dell’affiatato duo Bassam El Zohbi ed Ennio Marrone appoggiati da Renata Sablone, figlia di Paolo. Vuole dire la sua anche il Movimento 5 Stelle, del candidato sindaco Ottavio Argenio, per la prima volta in lizza in città, mentre l’avvocato Enrico Raimondi è pronto a strappare voti consistenti dall’elettorato cittadino di Sinistra restio al Pd. Pace fatta tra Noi con Salvini e Pli che appoggeranno l’avvocato teatino D’Aloisio dopo che l’entourage regionale di Noi con Salvini si era affrettato a smentire un’alleanza con Pli, poi puntualmente arrivata. Infine chi non c’è: spiccano i nomi di Fabrizio Di Stefano e Francesco Ricci e poi del “combattente” della politica teatina Enrico Bucci e di mister preferenze Domenico Di Fabrizio. Ma le elezioni sono anche questo.