Perseguita l’ex fidanzatina operaio denunciato

11 Novembre 2012

VASTO. La separazione dalla fidanzatina di soli 16 anni non l’aveva proprio accettata, al punto da farla diventare un ossessione per se stesso e un incubo per lei. L’orgoglio ferito ha trasformato l’...

VASTO. La separazione dalla fidanzatina di soli 16 anni non l’aveva proprio accettata, al punto da farla diventare un ossessione per se stesso e un incubo per lei. L’orgoglio ferito ha trasformato l’amore in rancore e lui,operaio diciannovenne di Vasto già noto alle forze dell'ordine, ha iniziato a perseguitare la ex con sms, telefonate, appostamenti sotto casa, inseguimenti nei locali, scenate imbarazzanti davanti agli amici,schiaffi, spintoni e anche punizioni.

La studentessa, terrorizzata dalle minacce e dagli insulti, ha sopportato per un anno, chiusa in casa per paura di incontrare il suo persecutore. Poi, qualche giorno fa, convinta dai familiari e dagli amici, ha raccontato tutto alla polizia. «Le indagini hanno evidenziato la pericolosità del giovane che a soli 19 anni ha già inanellato una serie di reati e fra questi anche l’accusa di lesioni. Per il momento il giovane è stato denunciato a piede libero ma l’autorità giudiziaria sta valutando l’opportunità di adottare nei suoi confronti provvedimenti più severi e la possibile applicazione di misure coercitive», dice il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella. «Ovviamente la ragazza sarà costantemente protetta. Guai se dovessimo accorgerci che il giovane tenta un nuovo approccio: scatterebbe immediatamente l’arresto».

I genitori della ragazzina sono molto preoccupati. La figlia, che ora ha 17 anni, vive da un anno un incubo che l’ha provata fisicamente e psicologicamente. L’inferno è iniziato a novembre 2011, quando la ragazza ha deciso di troncare la relazione con il diciannovenne esasperata dalla sua gelosia. Lui non ha accettato la decisione della studentessa e ha iniziato a tempestarla di telefonate passando poi a veri e propri atti persecutori.

«Se lei usciva di casa lui era davanti al portone, la seguiva in tutti i suoi spostamenti. Faceva in modo di incontrarla per poi insultarla», racconta il dirigente del commissariato. A un certo punto sono cominciate le visite a sorpresa, le minacce e i dispetti. Di recente, davanti all’ennesimo rifiuto della ragazza, si è vendicato nascondendole il ciclomotore. «Un’altra volta mentre lei era con amici le si è avvicinato, le ha sputato addosso poi le ha sottratto il casco e lo ha gettato nel cassonetto dell’immondizia», prosegue Ciammaichella.

Dai dispetti alla violenza fisica il passo è stato breve. Una volta la ragazzina è stata schiaffeggiata, un’altra spinta e gettata a terra procurandole lesioni. Quando ha saputo che la ex stava frequentando un altro ragazzo lo ha rintracciato e ha minacciato anche lui. (p.c.)

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