Piazza il telefono nel bagno del bar per filmare le donne: scoperto

Durante le Feste di settembre, lo smartphone nascosto sul soffitto di un locale del centro. L’allarme lanciato da alcune giovani clienti. La polizia indaga per accertare se i video siano finiti sul web
LANCIANO. Uno sguardo nascosto può trasformare una festa di popolo nel teatro privato di un voyeur. La stessa tecnologia che ha ridisegnato le nostre vite diventa l’arma per violare, per rubare frammenti d’intimità e darli in pasto a un pubblico senza volto, che sia quello sterminato di un forum online o quello solitario di chi piazza un telefono nel soffitto di un bagno. È accaduto a Lanciano, tra sabato e domenica, nel cuore del rito collettivo della Nottata.
Qui l’intimità di un bagno per le donne in un bar del centro storico è stata profanata da un cellulare piazzato per spiare, con l’obiettivo puntato direttamente sul wc. Un gesto che, pur consumandosi nel perimetro di un locale, si inserisce in un allarme più vasto, quello di una predazione digitale che alimenta siti come Phica, dove le immagini rubate di centinaia di donne, tra cui anche note esponenti politiche, diventano merce di scambio e umiliazione.
Durante la Nottata la città vive il suo rito più atteso, un’usanza che affonda le radici in una tradizione quasi bicentenaria, nata nel 1833 in occasione dell’incoronazione della statua della Madonna del Ponte. È la veglia che salda la sera all’alba, considerata da alcuni la notte bianca più antica d’Italia, un lungo prologo di socialità che inaugura le Feste di settembre. Per le strade del centro, lungo corso Trento e Trieste e in piazza Plebiscito, si snodava il fiume di persone impegnate nel tradizionale “struscio”, una processione laica fatta di incontri e attesa, che sarebbe culminata solo alle quattro del mattino con i fuochi d’artificio sparati da Villa delle Rose.
In quel contesto di celebrazione, qualcuno ha agito nell’ombra. Danneggiando il soffitto del bagno femminile di un locale affollato, l’uomo era riuscito a posizionare lo smartphone in modo da riprendere chiunque utilizzasse i servizi. A spezzare quel piano è stata l’attenzione di alcune giovani clienti. Entrando nel bagno, hanno notato qualcosa di anomalo, un dettaglio stonato che ha subito destato sospetto. Avvicinandosi, hanno scorto l’obiettivo del telefono. Hanno immediatamente avvertito i gestori del locale, che hanno poi chiamato le forze dell’ordine.
L’arrivo della polizia di Stato, in una serata dominata dai suoni e dalle luci della festa, non è passato inosservato. Tra la folla si è fatta strada la curiosità, poi un passaparola fitto e incredulo. La notizia di ciò che era stato scoperto in quel bagno si è diffusa rapidamente tra i presenti, trasformando l’allegria in sconcerto. Gli agenti sono entrati nel locale, hanno recuperato il dispositivo e, grazie ai primi accertamenti, sono riusciti in breve tempo a risalire all’identità del proprietario, un uomo che ora rischia una denuncia per interferenze illecite nella vita privata.
L’indagine ora prosegue su un doppio binario, uno tecnologico e uno investigativo. Il cellulare potrebbe essere affidato a un consulente tecnico. L’analisi forense potrebbe accertare quanti video siano stati registrati e, soprattutto, se il materiale sia stato salvato, archiviato o, peggio, già diffuso. Il timore è che le immagini possano essere state caricate su piattaforme online o condivise attraverso sistemi di messaggistica, amplificando a dismisura il danno per le vittime ignare.
Si cercherà anche di capire se si tratti di un episodio isolato o di un'abitudine seriale, analizzando il contenuto del dispositivo alla ricerca di file simili, che potrebbero rivelare altre violazioni commesse in passato. L’accaduto getta un’ombra sulla festa, violando non solo la privacy delle singole persone, ma anche la percezione di sicurezza di un'intera comunità riunita nel suo momento più caro. Dal forum nazionale al bagno di un locale del centro di Lanciano, lo sguardo rubato cerca sempre lo stesso trofeo: un’intimità violata da trasformare in spettacolo.
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