Pilkington, la crisi scompagina il fronte sindacale

L’incontro con i dirigenti del colosso vetrario non produce gli effetti sperati: Cgil e Uil confermano lo stato di agitazione

SAN SALVO. I venti della crisi scuotono Piana Sant'Angelo . Nello stabilimento Pilkington cresce la tensione e i sindacati si spaccano. L'incontro di ieri mattina fra la responsabile risorse umane, Roberta Moreschi, del colosso internazionale del vetro, e le Rsu di fabbrica non ha prodotto alcun risultato.

«La Pilkington continua a dare risposte poco chiare sui programmi e sulle strategie di rilancio dell'azienda» fanno sapere Emilio Di Cola e Gabriele Barisano , Rsu della Cgil e della Uil, confermando quindi sia il blocco dello straordinario che lo stato di agitazione proclamato una settimana fa .

Diverso e più morbido l'atteggiamento della Cisl che si è dissociata dalle decisioni delle altre due sigle. La crisi spinge le industrie a trovare rimedi e Pilkington non fa eccezione .Anzi . I vertici di Nippon Sheet Glass parlano di chiusura della linea produttiva dell'auto e l'azienda annuncia 210 esuberi, 110 impiegati e 100 operai. Una sforbiciata che aggiunta alla mancata riconferma di 150 interinali dà la misura del problema .

«Il momento è delicato e su questo punto non c'è alcun dubbio. Noi però non accettiamo che il piano di ristrutturazione preveda sacrifici soltanto per i lavoratori. Pilkington dice che il lavoro diminuisce, mette i lavoratori in cassa integrazione ma continua a utilizzare personale esterno. La presenza di consulenti estranei al ciclo produttivo è inspiegabile viste le professionalità presenti in fabbrica . Senza contare il ricorso continuo alla straordinario. I conti non tornano. Chiarezza e trasparenza sono necessarie. «Purtroppo, non abbiamo ricevuto risposte concrete. A fronte di assicurazioni generiche , i fatti dicono altro» , sostengono Emilio Di Cola e Gabriele Barisano.

Cgil e Uil interrompono quindi le relazioni sindacali e proseguono il blocco dello straordinario. La Cisl non concorda. Oggi in una nota dovrebbe essere meglio definita la posizione di tutte le sigle sindacali sulla delicata vertenza. La spaccatura fra i sindacati ricalca quello che avviene negli altri stabilimenti italiani. Resta da vedere se i lavoratori riterranno più giuste le rimostranze di Cgil e Uil o, al contrario, condivideranno l'atteggiamento più disponibile della Cisl. Certo che la vicenda non fa dormire sonni tranquilli a nessuno. Fra una settimana, a Dachau in Germania, è in programma un summit europeo delle aziende del gruppo Nsg. Il vento dell'Est scuote il Vastese. Pilkington continua a investire in Polonia e rallenta la produzione in Abruzzo. I politici locali sono scesi in campo per convincere l'industria vetraria a puntare ancora su San Salvo. Il sindaco ,Tiziana Magnacca sta verificando se sarà possibile ridurre la pressione fiscale a carico delle aziende. Il consigliere regionale Nicola Argirò vorrebbe istituire un tavolo permamente sul lavoro e convincere il governatore Chiodi a migliorare servizi e logistica al servizio dell'industria .

L'obiettivo comune è la salvezza degli attuali livelli occupazionali . Ma il percorso che separa dal traguardo è irto di difficoltà.

Paola Calvano

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