Pioggia e calcinacci cadono nelle aule l’Industriale è a pezzi

Protestano studenti e insegnanti per il degrado dell’istituto Oggi ragazzi in sciopero in tutte le scuole del comprensorio

LANCIANO. Non si protesta solo contro le politiche scolastiche del governo Monti nell’istituto Da Vinci, ma anche per una quotidiana battaglia contro il degrado e il disagio di dover frequentare una scuola che cade letteralmente a pezzi. Gli ultimi calcinacci in un’aula di oltre 20 ragazzi sono caduti dal soffitto proprio durante una lezione qualche giorno fa.

«Per fortuna che eravamo tutti davanti», commenta uno studente, «altrimenti ci sarebbero caduti in testa». Al Da Vinci si fanno i conti da anni con muri scrostati, fili scoperti, bagni inagibili, umidità, crepe nei muri larghe il tanto che basta per intravedere il cielo e pioggia in classe quando fuori imperversa il maltempo. Fino a qualche giorno fa si è fatta lezione con i secchi nelle classi e nei corridoi. Da giovedì l’istituto è in autogestione e occupazione.

«Non stiamo saltando la scuola così tanto per fare», chiariscono Stefano Franceschini, della V A meccanica, e Riccardo Tortella, della V del liceo scientifico tecnologico, «la nostra protesta è anche per sottolineare le condizioni in cui siamo costretti a fare lezione. Se si continua a tagliare sulla scuola pubblica poi ci si trova di fronte a queste situazioni: aule in cui piove dentro e spazi completamente inagibili».

I ragazzi mostrano il bagno che bisogna attraversare per arrivare in un’aula del seminterrato. Il pavimento è sventrato e muffa e umidità hanno invaso ogni spazio. «È qui che ci dobbiamo lavare le mani al termine dei laboratori», fa notare uno studente. L’aula in questione è divisa in due da un pannello in cartongesso per far spazio a un’altra sezione. Il soffitto non ha coibentazione: d’inverno si gela e d’estate si muore di caldo. «Quest’anno la Provincia per risparmiare ha imposto un timer per i termosifoni che vengono spenti alle 11», commenta uno studente, «ma con le finestre senza infissi e le infiltrazioni dal tetto a una certa ora si gela».

Un’insegnante fa notare che il Da Vinci non è una “scuola-ghetto”: «Tutti gli istituti cittadini sono ridotti così», spiega, «qui ci sono ottime professionalità e i corsi sono all’avanguardia». Resta il disagio di fare lezione con i secchi dentro le classi. «La riforma Gelmini ci ha ridotto perfino le ore di laboratorio», spiega un ragazzo. Vogliamo far sentire la nostra voce, la protesta non si fermerà qui».

Oggi tutte le scuole del comprensorio sono in sciopero. Il corteo parte alle 9 da piazza Cuonzo.

Daria De Laurentiis

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