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Pista ciclabile in abbandono: «Pericoli per i ciclisti»

VASTO. Strade dissestate e piste ciclabili pericolose. Tempi duri per gli appassionati della bicicletta che devono fare i conti non solo con una rete viaria urbana disseminata di buche, ma anche con...

VASTO. Strade dissestate e piste ciclabili pericolose. Tempi duri per gli appassionati della bicicletta che devono fare i conti non solo con una rete viaria urbana disseminata di buche, ma anche con l’impraticabilità di alcuni percorsi riservati alle due ruote. È il caso della pista ciclabile di Vasto Marina il cui tratto iniziale, formato da una pedana di assi di legno sconnessi e in alcuni punti completamente marci, è una costante fonte di pericolo. Le segnalazioni per il pessimo stato del percorso (utilizzato anche dai pedoni che spesso invadono la carreggiata mettendo a rischio la loro incolumità e quella dei ciclisti) non si contano quasi più.

A denunciare lo stato di pericolosità è anche Fiab Vasto pedala, sodalizio che a Vasto raccoglie continue adesioni. «Lo stato in cui versa la parte iniziale della pista e l’ancora irrisolto problema della promiscuità di utilizzo (pedoni e bici) creano costantemente una situazione di pericolo», avverte il presidente dell’associazione Alberto Saviello, che all’assessore alla mobilità Marco Marra sottopone una serie di questioni irrisolte, sollevate da tempo dal sodalizio e ritenute condivisibili dal delegato della giunta Lapenna.

Come l’istituzione delle zone 30, il posizionamento di sette nuove rastrelliere, la possibilità di adibire a parcheggio per biciclette una parte del Multipiano di via Foscolo. «Di fronte alla necessità più volte sollecitata e di fronte a continue rassicurazioni su imminenti scelte e decisioni riguardo la mobilità ciclistica della città da parte della politica cittadina avvertiamo, ormai da troppi mesi, una situazione di deleteria stasi», è la premessa di Saviello, «la necessità di ripensare totalmente la città è evidente, sia per dare ai ciclisti il diritto alla sicurezza, sia per rendere Vasto più vivibile. La bicicletta non è più solo uno sport o un hobby, è il futuro della mobilità sostenibile e Vasto deve predisporsi al più presto».

Nell’elencare una ad una le questioni rimaste in sospeso, Saviello chiede a nome dei soci «di essere aggiornato sullo stato dell’arte dei punti in questione, che diverse volte abbiamo condiviso e che tutte le volte ci hanno visto d’accordo. Un’esigenza popolare e una direzione politica comune possono solo portare a risultati tangibili. Cogliamo l’occasione per rinnovare la nostra disponibilità a supportare, condividere e promuovere attività che possano aiutare lo sviluppo sostenibile della città». (a.b.)

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