Presa a calci e a bastonate perché mette il rossetto

Convivente rinviato a giudizio per lesioni e maltrattamenti in famiglia Secondo le accuse per anni ha picchiato la donna buttandola anche per le scale

LANCIANO. Quattro lunghi anni di vessazioni fisiche e psichiche, di botte, divieti e obblighi per la convivente e i due figli minori. Quattro anni di sofferenze finite con una denuncia e in seguito alla quale, con l’accusa di lesioni e maltrattamenti S.D.R., 27 anni, di Lanciano, è stato rinviato a giudizio al 20 novembre 2014 dal giudice per le udienze preliminari, Francesco Marino.

L’uomo dovrà spiegare a processo il suo comportamento, provare a giustificare anni di vessazioni, maltrattamenti, botte che hanno provocato anche lesioni, verso la convivente e i figli. Per l’accusa, infatti, l’uomo avrebbe sottoposto la donna a “continue vessazioni psichiche e fisiche. L’avrebbe picchiata, provocandole anche delle lesioni, per 4 anni, dall’aprile 2007 a marzo 2011. L’avrebbe aggredita con calci e pugni, picchiata con il manico della scopa, buttata giù per le scale di casa e strappato i capelli. L’avrebbe schiaffeggiata”.

Non solo: oltre alle botte l’uomo le aveva imposto una serie di obblighi e divieti. L’avrebbe obbligata a vestirsi con gli abiti di etnia rom, impedito di truccarsi, di lavorare. La donna non poteva intrattenersi con altri uomini. Le veniva impediva persino di uscire di casa.

Anche i due figli minori per l’accusa sarebbero stati vittima di maltrattamenti. Nello specifico, sempre l’accusa, sostenuta dal sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo, ritiene che l’uomo “schiaffeggiava i due figli minori, li scaraventava sul letto mettendo loro un cuscino sulla faccia”.

Il processo inizierà il 20 novembre prossimo.

Nonostante siano passati poco più di due mesi dall’inizio dell’anno, nel tribunale di Lanciano ci sono state già tre condanne per maltrattamenti in famiglia e questo rinvio a giudizio. (t.d.r.)

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