Prima casa senza la Tasi per aiutare le famiglie

Gissi, il consiglio comunale approva il bilancio e riduce la tassazione ai residenti Il sindaco Chieffo: «Nessuno pagherà imposte sull’abitazione principale»

GISSI. No alla Tasi sulla prima casa, dimezzata la tassa per tutti gli immobili soggetti al tributo dello 0,5 per mille. È l’importante decisione presa martedì nel corso dei lavori del consiglio comunale.

La crisi che attanaglia la Val Sinello e le attività del territorio di Gissi ha provocato inevitabilmente tanti disagi alle famiglie. Il sindaco Agostino Chieffo e l’assemblea civica hanno cercato di venire incontro alle esigenze dei residenti. La delibera di maggior rilievo è quella riguardante la Tasi. La scelta della nuova amministrazione comunale è stata quella di prevedere l’aliquota base per gli immobili rientranti nella categoria catastale D (1 per mille) e di dimezzare la tassa per tutti gli immobili soggetti al tributo (0,5 per mille).

Il regolamento approvato prevede anche una detrazione per l’abitazione principale e le relative pertinenze. «In sostanza nessun cittadino dovrà versare la Tasi sull’abitazione principale», conferma il sindaco Chieffo. «La legge di stabilità 2014 ha notevolmente modificato la tassazione degli enti locali introducendo la Iuc, l’Imposta unica comunale composta da Imu, Tari e Tasi», ricorda Chieffo. «Le prime due erano ben note nel nostro ordinamento, la terza è stata introdotta di recente, la Tasi si propone come imposta sui servizi indivisibili ma finisce per essere una vera e propria imposta patrimoniale, addizionale alla già “cara” Imu, condividendo con essa la stessa base imponibile». L’amministrazione di Gissi nel corso della seduta consiliare del 29 luglio scorso ha approvato il bilancio di previsione triennale 2014-2016 e cercato di gravare il meno possibile sui cittadini.

La riduzione del livello di imposizione fiscale è stato il criterio adottato per regolamenti e delibere, applicazione dei tributi locali (preesistenti, approvati o in sede di approvazione del bilancio).

L’aliquota per l’addizionale comunale all’Irpef è stata fissata allo 0,2%. Per l’Imu sono invece previste le seguenti aliquote: 4 per mille sulle unità immobiliari adibite ad abitazione principale e relative pertinenze, 0,2 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale, 7,6 per mille per tutti gli altri immobili ed il 9,6 sulle unità immobiliari ad uso produttivo appartenenti al gruppo catastale D, aliquote immutate rispetto all’anno precedente. (p.c.)

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