Prima litiga con i genitori e poi picchia i poliziotti

27 Agosto 2010

Disoccupato arrestato nella notte per resistenza, violenza e minacce

VASTO. Ha sferrato due pugni ad un agente della Volante dopo averlo spinto a terra, poi ha preso a calci e gomitate il collega prima di essere immobilizzato e ammanettato. Una furia incontrollabile quella di Francesco Di Nanno, 27 anni, che gli è costata l'arresto. Di Nanno è accusato di resistenza, violenza, minacce e lesioni personali a pubblico ufficiale, nonchè rifiuto di fornire le proprie generalità. 

La movimentata sequenza è avvenuta giovedì notte alle 2,30 in contrada De Fenza alla periferia sud di Vasto. Il giovane disoccupato, dopo aver litigato con i genitori, è uscito da casa e si è incamminato al buio sulla carreggiata della strada provinciale con il rischio di essere investito. Il tentativo della polizia di fermarlo ha scatenato la furiosa reazione. La movimentata sequenza è cominciata con una richiesta di aiuto al centralino del 113. Dall'altra parte della cornetta l'appello disperato di una donna. «Aiutatemi. Mio figlio, dopo una violenta discussione con me e mio marito, si è allontanato da casa in stato di grande agitazione e ora sta percorrendo a piedi e al buio la strada provinciale». La Volante ha raggiunto contrada Defenza.

Gli agenti hanno visto il giovane e i genitori che lo seguivano in auto a debita distanza con i fari accesi per evitare che potesse essere investito da una vettura in transito. Sono scesi dall'auto e si sono avvicinati al ragazzo. Era in evidente stato di alterazione psico fisica. La volante, con cautela, lo ha inviato a fermarsi o comunque a spostarsi sul ciglio della strada. Francesco li ha ignorati. La polizia ha rinnovato la richiesta. «Se vuoi camminare fallo sul bordo della strada, è più sicuro», ha insistito uno degli operatori. Di Nanno ha risposto con minacce e insulti. Gli agenti hanno cercato di tranquillizzarlo e a quel punto il ragazzo li ha spinti all'indietro facendoli cadere. Poi, ha cominciato a colpirli con calci e pugni. Nonostante i colpi ricevuti sono riusciti a bloccarlo, mentre lui continuava a inveire e a minacciare.

«Il tutto sotto gli occhi dei genitori che terrorizzati non hanno potuto fare nulla per difendere la polizia», sottolinea il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella. Francesco Di Nanno è stato immobilizzato e accompagnato nel carcere di Torre Sinello. Gli agenti della volante hanno avuto bisogno delle cure dei medici del pronto soccorso. Per entrambi i sanitari del San Pio hanno diagnosticato una prognosi di venti giorni. (p.c.)

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