Primo maggio «In città poteva andare meglio»
VASTO. Musica, degustazione di prodotti tipici e una riflessione sui morti per l’amianto. È trascorso così il Primo Maggio in città che ha visto alternarsi sul palco allestito in piazza Pudente...
VASTO. Musica, degustazione di prodotti tipici e una riflessione sui morti per l’amianto. È trascorso così il Primo Maggio in città che ha visto alternarsi sul palco allestito in piazza Pudente cinque band vastesi (Bluster of peace, Funk up quartet, Footlights, Jaf Bomb e Joyville) in occasione della iniziativa promossa da Vasto Viva, Condotta Slow Food e Officina dei sogni, con la collaborazione della Consulta giovanile e la Famiglia casalese. Nell’area del concerto erano presenti anche stand gastronomici con prodotti tipici a chilometro zero.
Soddisfatti gli organizzatori anche se si aspettavano una maggiore partecipazione. «Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita dell’evento», commenta Angelo Bucciarelli, di Vasto Viva, «in particolare le associazioni giovanili, le band e il Comune che ha concesso il patrocinio. Si è creata un’interessante collaborazione tra più realtà associative in favore della comunità».
Spazio anche alla riflessione. Ivo Menna, coordinatore Ona (Osservatorio nazionale amianto), ha dedicato la ricorrenza ai lavoratori morti a causa dell’eposizione alla fibra killer. «I politici si occupano della legge elettorale, ma dimenticano il dramma sociale di tante famiglie», annota Menna, «l’amianto, nonostante le chiacchiere dei governi, continua a mietere vittime senza che vengano presi provvedimenti di risarcimento. Il nostro è stato un primo maggio mesto e sconsolato». (a.b.)
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