Radiologia, sospese le urgenze

Poco personale in servizio: il direttore blocca gli esami

LANCIANO. La radiologia dell'ospedale è in affanno. I pochi medici e infermieri a disposizione e l'aumento degli esami urgenti richiesti dalle unità operative hanno portato il direttore del reparto a «sospendere gli esami ecografici urgenti». Sembra invece risolta la fuoriuscita di radiazioni dalla nuova sala Tac.

Un solo ecografo, di dodici anni fa, pochi medici e infermieri, tecnici con contratti di 6 mesi e una mole elevata di richieste soprattutto dal pronto soccorso (triplicate negli ultimi 2 anni): il reparto di radiologia è in affanno e la soluzione adottata dal nuovo direttore facente funzioni proveniente da Gissi, Antonio Marulli, è di bloccare gli esami ecografici con carattere di urgenza.  Che il personale della radiologia sia sottodimensionato è un problema noto, ma dall'inizio del mese si è acuito con il pensionamento di un medico che non è stato sostituito.

I medici a lavoro sono solo 5, anziché i 10 previsti dalla pianta organica.  «Vista la carenza di personale e i pensionamenti non sostituiti, visto il considerevole aumento degli esami urgenti richiesti dal pronto soccorso e da altri reparti», si legge nella nota ricevuta dalla direzione sanitaria del Renzetti, «il servizio di radiologia non è in grado di eseguire esami ecografici con carattere di urgenza ad eccezione di quelli di natura traumatica. Per le altre patologie bisogna rivolgersi ai reparti dotati di ecografo». 

Un freno alle urgenze che, non si sa come, dovranno essere assicurate dai reparti dove non ci sono medici dedicati ad effettuare ecografie, mentre sono assicurate le ecografie programmate anche se a fatica, visto che le attese sono di oltre 5 mesi. Un eco-addome prenotato oggi si effettua in reparto a marzo.  Non va meglio per le tac dove le attese sono di 3 mesi e dove si è alle prese con il problema delle radiazioni.  Una linea rossa e un cartello di divieto di sosta segnalano, dal 6 agosto, il pericolo di fuoriuscita di radiazioni dalla nuova sala tac.

I locali sono stati ultimati a marzo ma sono utilizzabili solo da agosto per la mancanza dell'agibilità sismica e antincendio.  Risolti questi problemi è scoppiata subito dopo la grana radiazioni.  Nel verbale di colluado di idoneità fisica di agosto si rileva che «dalla porta di accesso dei pazienti e da quella che immette nel locali comandi, escono delle radiazioni, e che è opportuno sistemare delle protezioni mobili in corrispondenza della porta che immette nei locali».  «Il problema è risolto», affermano dalla Asl, anche se i cartelli ci sono ancora.  «Nel collaudo del 23 settembre si assicura che il difetto è stato corretto. Non ci sono "spifferi" dalla porta comandi da cui escono le radiazioni. E' tutto schermato».  Ma la radiologia resta "in osservazione": entro il 31 dicembre deve entrare in funzione la risonanza magnetica. I lavori sono in alto mare e c'è il problema di chi eseguirà gli esami.

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