Vasto

Ragazzina violentata, il legale: «L’ha scoperto a scuola nella chat di classe. Non ricorda nulla, è completamente distrutta»

25 Settembre 2025

Lo dice Antonio Boschetti, l'avvocato che difende la 14enne abusata a Vasto e i cui video sono stati pubblicati nella chat di classe e sui social ad opera dei due minorenni che ora sono imputati per violenza sessuale aggravata e per riproduzione e diffusione di materiale pedopornografico

VASTO. "La ragazza è completamente distrutta. Non ricorda nulla dell'accaduto, delle violenze subite. L'ha scoperto a scuola, il giorno successivo, quando le hanno detto di alcuni video che stavano iniziando a circolare nelle chat di classe e cosa contenevano. Oggi, a distanza di 2 anni, è ancora profondamente provata sia a livello psicologico che fisico". Lo dice all'Ansa Antonio Boschetti, l'avvocato che difende la ragazzina di 14 anni abusata a Vasto e i cui video sono stati pubblicati nella chat di classe e sui social ad opera dei due minorenni che ora sono imputati per violenza sessuale aggravata e per riproduzione e diffusione di materiale pedopornografico.

"Nella prima udienza del processo - aggiunge il legale - sono stati formalmente acquisiti dal Tribunale collegiale di L'Aquila i due video degli abusi sessuali a carico della ragazzina e si è discusso delle indagini condotte dal Commissariato di Vasto. E' stato ascoltato, in qualità di teste, l'ispettore di Polizia che ha effettuato tutti gli accertamenti. Nei confronti dei due imputati c'è stato un aggravamento della loro posizione: una modifica del capo di imputazione da parte della Procura minorile dell'Aquila che ha portato all'imputazione della violenza sessuale di gruppo aggravata dalle circostanze dell'uso delle sostanze stupefacenti ai danni di una minorenne, l'esecuzione materiale dei video e la loro divulgazione nei social e nelle chat scolastiche".

A denunciare l'accaduto, la stessa ragazzina dopo aver visto i video nelle chat che le avevano mostrato in classe, accompagnata dalla madre.

"L'amica che l'ha convinta e condotta dai due ragazzi - prosegue l'avvocato - essendo minore di 14 anni è stata esclusa dal processo in quanto, all'epoca dei fatti, non imputabile". Per la famiglia della vittima, l'accaduto rappresenta un incubo senza fine. "È stata un'esperienza drammatica sia per i genitori che per la ragazzina. La madre, davanti ai video mostrati in aula, non ha retto e si è allontanata in lacrime. La vittima, che nel frattempo ha cambiato scuola, è attualmente in cura, seguita da un pool di professionisti ma l'accaduto ha segnato profondamente la sua vita".