via duca degli abruzzi

Raid sul lungomare Danneggiato il Lido Acapulco

VASTO. Hanno prima rotto i lampioncini esterni per agire indisturbati al buio e poi, dopo essersi introdotti nella struttura balneare attraverso gli oblò laterali, hanno scardinato la cassa. Non...

VASTO. Hanno prima rotto i lampioncini esterni per agire indisturbati al buio e poi, dopo essersi introdotti nella struttura balneare attraverso gli oblò laterali, hanno scardinato la cassa. Non hanno rubato nulla perché non c’era niente da portare via, ma hanno provocato danni i ladri che nei giorni scorsi hanno messo a soqquadro lo stabilimento Acapulco, di via Duca degli Abruzzi, a sud del litorale vastese.

La zona d’inverno è completamente abbandonata. Il titolare, Massimo Di Lorenzo, si è accorto del raid la mattina dopo. «Non è la prima volta che si introducono nello stabilimento per rubare», racconta amareggiato l’operatore turistico, «è già successo l’anno scorso. Questa volta ho preferito non sporgere denuncia, anche se ho subito danni che ammontano a circa 3mila euro».

L’episodio fa tornare alla ribalta il problema della sicurezza nel quartiere rivierasco che durante il periodo invernale è nel completo abbandono. A rendere il quadro ancor più desolante sono la mancanza di manutenzione del lungomare e del verde pubblico, l’assenza di panchine (sono state rimosse perché pericolose e non ancora sostituite) e la strage di palme infestate dal punteruolo rosso. Per non parlare della spiaggia completamente invasa dai rifiuti accumulati sulla battigia dalle mareggiate.

«Vasto Marina in inverno diventa terra di nessuno», si lamentano residenti e operatori turistici, che da sempre reclamano più attenzione per la riviera.

Nei giorni scorsi era stata la pioggia a creare problemi soprattutto nel tratto nord del lungomare Cordella, dove si continuano a registrare allagamenti nonostante i lavori di risanamento igienico ed ambientale di Fosso Marino. Gli interventi commissionati dal Comune non hanno risolto gli annosi problemi. Vasche di raccolta, condotte ed impianti di sollevamento sarebbero dovuti servire anche per evitare quei fenomeni di allagamento della riviera che si ripetono ad ogni acquazzone. Invece la storia si ripete. È sufficiente un temporale per mandare in tilt la riviera. «L’impianto non è ancora entrato in funzione», spiega l’assessore ai servizi, Marco Marra, «dobbiamo prima risolvere il problema di quei condomini, già individuati, che invece di far confluire i reflui domestici nella rete fognaria, scaricano nella condotta delle acque bianche». (a.b.)

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