l’assalto al portavalori sull’A14

Rapina, trasferiti due arrestati

Gli indagati di San Salvo dal carcere di Vasto a Lanciano e Teramo

VASTO. Verranno depositati l’8 ottobre nell’aula del tribunale di Vasto i risultati del supplemento di perizia fatto dal Reparto operativo speciale (Ris) dei carabinieri sulle tracce ematiche rinvenute sull’A14 dopo l’assalto del 14 dicembre 2012 al furgone portavalori della società Aquila. La rapina fruttò ai banditi circa 600 mila euro.

Fino ad allora i due indagati di San Salvo, Simone Di Gregorio, 32 anni, e Cono Surace, 41, resteranno in carcere. I due uomini sono stati separati. Di Gregorio è stato trasferito nel carcere di Lanciano, Surace in quello di Teramo. «Nessuno dei due ha preso parte fisicamente all’assalto armato», insiste il difensore, l’avvocato Antonello Cerella, certo che i risultati della perizia saranno ancora una volta favorevoli per i propri clienti.

Per il giudice Anna Rosa Capuozzo, invece, il loro supporto permise alla gang pugliese di agire e per questo entrambi restano dentro. Di Gregorio venne arrestato subito dopo la rapina, due giorni dopo scattarono gli altri arresti. Fino ad oggi la Procura di Vasto ha ordinato l’arresto di 5 persone: Matteo Morra, Antonio Patruno, Vincenzo Costantino, Simone Di Gregorio e Cono Surace. Le indagini del procuratore capo della Repubblica, Francesco Prete, proseguono senza sosta alla ricerca di ulteriori elementi. Il magistrato ha deciso di adottare con tutti gli indagati il pugno di ferro. Non sono esclusi nuovi arresti.

Gli indagati sono tutti accusati di concorso in tentato omicidio aggravato, rapina, detenzione di armi da guerra e parti di esse, ricettazione ed incendio doloso. (p.c.)

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