Rifiuti, a Chieti i lavoratori dell’azienda Mantini in rivolta

Stipendi non pagati, dichiarato lo stato di agitazione alla ditta che gestisce il servizio d’igiene urbana per il comune teatino

CHIETI. Cgil, Cisl e Uil, unitamente alla Rsa e ai lavoratori del cantiere delle Aziende Mantini srl e Formula Ambiente Soc.Coop., che svolgono per conto del Comune di Chieti il servizio di Igiene Urbana sul territorio comunale, hanno dichiarato lo stato di agitazione a causa del permanere delle difficoltà da parte delle Aziende Mantini nel pagare con regolarità gli stipendi. La direzione aziendale, secondo quanto riferiscono le organizzazioni sindacali, ha comunicato loro ed ai lavoratori che tale ritardo è conseguente al mancato pagamento, da parte dell’amministrazione comunale, di somme relative a servizi già erogati sin dal 2010 e di ratei di canoni contrattualmente previsti, superiori al milione e mezzo di euro. «Già nel dicembre 2012 - scrivono ancora le organizzazioni sindacali in una nota a firma di Paola Puglielli, Michele Mastrogiuseppe e Antonio Cardo - c’erano stati diversi incontri durante i quali entrambe le aziende avevano evidenziato talune criticità ed in merito ad esse si erano, all’epoca e nel gennaio scorso, svolte due riunioni dedicate presso la sede municipale nel corso delle quali era sembrato che tali problematiche potessero trovare soluzione. Invece il mese scorso il pagamento dello stipendio alle maestranze dipendenti di Mantini srl è avvenuto solo nei primi giorni del mese di febbraio e cioè dopo circa due settimane dalla scadenza contrattualmente prevista». «Ad oggi le Aziende Mantini srl lamentano il persistere - concludono le organizzazioni sindacali - di quella che definisce grave situazione creditoria vantata nei confronti dell’Ente Comunale che impedirebbe a suo dire il normale pagamento delle retribuzioni relative al mese di gennaio 2013 in scadenza il prossimo 15 febbraio. I sindacati oggi hanno chiesto che venga attivato con urgenza il tavolo per il tentativo di conciliazione previsto dalla vigente legislazione al fine di poter garantire ai dipendenti il regolare pagamento delle retribuzioni».

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