Rinascono i Tempietti romani: nuovo look e area più accessibile

28 Settembre 2024

Nell’area intorno al sito archeologico cambia la viabilità e scompaiono le barriere architettoniche Investimento da 650mila euro. Rispoli: «La città guadagna un’altra piazza per eventi e cerimonie»

CHIETI. Un complesso archeologico recuperato e riaperto, riconnesso allo spazio pubblico e a una piazza valorizzata. Si è conclusa la progettazione dell’intervento su piazza dei Templi romani, presentata ieri da Soprintendenza, Comune e Direzione regionale musei d’Abruzzo. L’intervento rientra nell’ambito del finanziamento dei “Grandi progetti beni culturali” del ministero della Cultura, per il quale alla Soprintendenza sono stati assegnati circa 650mila euro.
IL PROGETTO
Il progetto prevede il restauro conservativo delle murature: quelle interne sottoposte a costante processo di attacco biologico e quelle esterne che necessitano di interventi di ripresa delle malte e di pulitura dalla vegetazione spontanea. Sarà rivisto il sistema di illuminazione interna, che sarà meno invasivo, e sarà migliorata l’accessibilità perfezionando il rapporto tra area archeologica e tessuto urbano circostante, ampliando l’intercapedine che circonda il monumento e inserendo una rampa per le persone con ridotte capacità motorie. Gli interventi prevedono anche un ampliamento del percorso pedonale intorno ai templi, che consentirà di riportare alla luce alcune delle murature della prima fase di costruzione del complesso e di realizzare una nuova gradinata di accesso dalla piazza pedonale. L’ingresso al primo livello verrà garantito da una scala metallica, in sostituzione della struttura attuale più invadente. In cantiere ci sono poi interventi edili sulla struttura in metallo e vetro che chiude il monumento verso l’area dell’antico foro romano. Sarà valorizzato anche il cosiddetto “quarto tempio”, ora in buona parte inglobato nell’edificio delle Poste, con un podio metallico che consentirà di affacciarsi sulla porzione interna della struttura romana. Anche sulla piazza antistante saranno eliminate tutte le barriere architettoniche, con una pavimentazione in continuità con le scelte già realizzate all’interno della ex biblioteca De Meis.
NUOVA VIABILITÀ
«Chieti guadagna una piazza, oltre alla conservazione dei suoi storici reperti archeologici», commenta l’assessore Stefano Rispoli, che ha partecipato alla presentazione del progetto insieme alla soprintendente Chiara Delpino, al vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare, al dirigente Musei d’Abruzzo Massimo Sericola e al progettista Dario Di Luzio. Rispoli ha illustrato anche «gli aggiustamenti viari, che non peseranno sulla mobilità totale, ma vedranno semplicemente un’inversione si senso di via Vezio Marcello, per consentire la chiusura al traffico di via Priscilla senza ricadute sul traffico tra piazza Trento e Trieste e il Corso». Grazie anche al recupero degli spazi coperti, Rispoli evidenzia la possibilità di «guadagnare luoghi per attività culturali, musicali, teatrali e aggregative, nonché altri scenari per matrimoni e altri eventi».
RINASCITA GENERALE
«La rigenerazione dei Tempietti si coniuga con la rinascita di tantissimi edifici appartenenti alla storia architettonica e culturale della città», aggiunge De Cesare citando «la presenza della biblioteca De Meis che ospiterà un info point, la grande ed efficace attività dei musei archeologici, venti milioni di opere per riqualificazione e restauro conservativo di edifici identitari come Eden o Palazzo Massangioli, ma anche gli ipogei».
LE VISITE GUIDATE
I Tempietti sono uno dei gioielli messi in mostra per le Giornate europee del patrimonio: «Abbiamo condiviso con la Direzione regionale musei», sottolinea Delpino, «l’opportunità di offrire un’apertura straordinaria». Stasera dalle 20 alle 23 è infatti possibile visitare i Tempietti con la guida di un’archeologa e degli architetti che hanno seguito il progetto col quale «diamo una prima risposta», aggiunge Delpino, «all’impegno preso con la cittadinanza lo scorso anno, con un’operazione incisiva su una porzione del centro storico che restituirà al monumento la centralità all’interno dello spazio pubblico».
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